L’anno della Provinciale. I reati ambientali sono 108. Il bracconaggio è in calo

Il bilancio del corpo: gli agenti sono scesi a nove anche se ci sono state tre assunzioni. Nel 2023 le pattuglie sono state impegnate in 158 interventi.

L’anno della Provinciale. I reati ambientali sono 108. Il bracconaggio è in calo

L’anno della Provinciale. I reati ambientali sono 108. Il bracconaggio è in calo

"Un anno difficile il 2023 per la polizia provinciale di Prato, che ha visto il numero degli agenti ridotto a 9 e il grande impegno determinato dall’alluvione del 2 novembre, che ha visto i nostri uomini sempre sul fronte per aiutare i cittadini in difficoltà". Con queste parole il presidente della Provincia Simone Calamai ha introdotto il bilancio annuale delle attività della polizia provinciale di Prato, spiegando quali sono le competenze del corpo, ovvero la tutela dell’ambiente e degli animali – selvatici e d’affezione – il controllo dell’attività venatoria e del rispetto del codice della strada, con le attività di polizia giudiziaria svolta su delega della procura.

"Ringrazio Calamai – ha detto il comandante, Michele Pellegrini – perché ha mantenuto la proomessa: con l’assunzione di tre nuovi agenti e l’arrivo di un quarto a marzo, il numero che ci eravamo prefissati è stato raggiunto". I numeri del 2023 hanno visto un leggero calo dei reati di bracconaggio, probabilmente – come ha spiegato Pellegrini – "per la diminuzione del numero di cacciatori per l’alzarsi della fascia di età della categoria". Nel corso del 2023 le pattuglie della polizia provinciale sono state impegnate in 158 interventi/accertamenti, messi a punto a seguito di segnalazioni effettuate dai cittadini tramite il cellulare di "pronto intervento" oppure attraverso il sito internet dedicato. Per quanto riguarda l’attività di polizia giudiziaria, sono state redatte e inviate alla procura 69 informative, di cui 29 comunicazioni di notizie di reato e 40 indagini delegate dalla stessa autorità giudiziaria, per un totale di 108 reati contestati e 31 persone denunciate. Dei 108 reati contestati 53 casi riguardano l’ambiente e i rifiuti, 8 la tutela della fauna, 10 l’edilizia, 5 l’avvelenamento di animali e 32 la violazione del codice penale.

Particolarmente rilevante è stato l’impegno del Corpo in relazione all’attività venatoria e alla tutela degli animali: sono stati 14 i casi di presunto avvelenamento di animali domestici o selvatici o di rinvenimento di presunte esche avvelenate, di cui 3 risultati positivi (contenenti sostanze tossiche, a seguito di specifiche analisi da parte dell’Istituto zooprofilattico) che non hanno causato la morte degli animali. Per quanto riguarda le sanzioni amministrative, ne sono state elevate 578, tra cui 509 in materia di codice della strada (in buona parte derivate dal T-Red di Poggio a Caiano, con cui sono stati registrati numerosi attraversamenti col rosso), 38 per i rifiuti, 27 in materia di caccia, 2 per la tutela delle acque, 1 in materia di regione forestale e 1 in materia di funghi.

Claudia Iozzelli