
Langianni, 50 anni da volontario "Nessuno fa la polenta come noi"
Cinquant’anni come volontario nella Società della Miseria a Vernio. E tutto iniziò senza neppure saper preparare la polenta dolce. Aldo Langianni quest’anno festeggia il 50° anniversario di appartenenza alla storica associazione, della quale è stato anche presidente dal 1991 al 96. E’ lui che ogni anno legge in piazza la pergamena: il brano ricorda come la popolazione fu sfamata con la polenta. La festa tonerà questa domenica. "Ho partecipato – racconta – a 47 edizioni della sagra della polenta che dagli anni ’60 in poi, escluse pochissime volte, si è sempre svolta la prima domenica di quaresima a San Quirico". Langianni, quasi ottant’anni, è nativo di Cavarzano: nel 1972 si sposò trasferendosi a San Quirico e nel 1973 fu coinvolto in questa avventura: "Risposi subito che non sapevo preparare la polenta e mi dissero che avrei imparato. Ed effettivamente è andata così. Faccio notare che tutti gli altri gruppi preparano la polenta con farina di mais mentre noi siamo gli unici a farla con farina di castagne. Pensate che all’epoca poi si andava casa per casa a chiedere un’offerta per allestire la festa e ho fatto anche il figurante alle sfilate". Langianni ha raccolto in un piccolo diario questi ricordi della "pulendina" con le tappe più importanti di una tradizione locale che ha avuto un respiro molto ampio: "Nel 1982 – dice - per la prima volta siamo usciti dai confini di Vernio per portare la nostra polenta dolce a Firenze sotto le logge del Porcellino. Poi siamo stati a Prato, a Empoli, a Castelfiorentino, a Montopoli Valdarno, a Sesto Fiorentino e all’interno della casa di riposo di Montedomini a Firenze". Nel 1989 la Società della Miseria ha portato la sua specialità in Francia, a Senones, paese gemellato con Vernio. Nel 1993 è nata l’associazione nazionale polentari che oggi conta 18 gruppi: ogni 2 anni si ritrovano in un paese diverso.
M. Serena Quercioli