
La tragedia di Martina. I regali per la figlioletta. Poi l’incidente fatale: "Il suo sorriso era luce"
Si è infranto contro un destino tragico e spietato il sorriso limpido e luminoso di Martina Breschi, pratese di 31 anni e mamma di una bambina che venerdì ha compiuto il suo primo anno di vita. Martina è morta sabato a Figline Valdarno. Intorno alle 16,40 stava mettendo gli ultimi acquisti nel portabagagli dell’auto in sosta in via san Domenico, a pochi passi dalla centralissima piazza Serristori. Con lei era andata a fare compere la suocera, 66 anni, residente a Pistoia, ma con la seconda casa proprio a Pulicciano (frazione del comune di CastelfrancoPiandiscò, nell’aretino) che sarebbe stata inaugurata proprio per la festa ‘doppia’ della bimba: battesimo e compleanno. Visto anche il pomeriggio piovoso, hanno parcheggiato l’auto di fronte al negozio. Martina stava sistemando le buste nel portabagagli, mentre la suocera era al volante. All’improvviso la tragedia: l’auto, una Mini col cambio automatico, è scattata con la retromarcia inserita. La 31enne è stata travolta. Per la giovane mamma non c’è stato nulla da fare.
Da qualche tempo Martina viveca col marito a Brema, in Germania. Ingegnere lui, lei laureata in Lingue e letteratura straniera a Firenze. Si erano trasferiti in Germania pieni di progetti e sogni. "Erano una coppia bellissima", il ricordo di alcune amiche di Martina. Una famiglia molto unita: la coppia tornava spesso a Prato, dove vivono i genitori della 31enne, Mila e Francesco, e le sue due sorelle più grandi, Barbara e Claudia. "Martina non era solo mamma, ma anche zia, ed era innamorata dei suoi nipoti", raccontano alcune amiche della ragazza, la voce rotta dal dolore. I ricordi che corrono alla scuola, ai tanti momenti vissuti assieme: "Era impossibile non volerle bene. Lei era così. Solare, sempre positiva. Era speciale. Ci mancherà moltissimo".
La coppia era tornata sabato nel Valdarno aretino a Pulicciano, frazione di Castelfranco Piandiscò, per festeggiare il battesimo della loro piccola. Pare che Marina fosse a Figline sabato pomeriggio proprio per acquistare gli ultimi addobbi per la festa. Ad andare a prendere Martina e il marito all’aeroporto era stato il babbo di lei, sabato mattina, per quelli che dovevano essere giorni di abbracci e sorrisi. E invece ecco la tragedia, a spegnere una vita troppo giovane.
A niente sono serviti i soccorsi chiamati subito dai presenti e arrivati lì, a pochi passi dal cuore di Figline, sulle ambulanze della Croce Azzurra e della Misericordia di Figline, della Croce Rossa di Incisa e anche sull’automedica. Ogni tentativo di rianimazione è risultato vano.
La giovane mamma se n’è andata davanti agli occhi della suocera (ricoverata a Ponte a Niccheri in stato di choc) e della figlioletta. Poco dopo è arrivato anche il marito. La polizia municipale di Figline Incisa, guidata dal comandante Alessandro Belardi, non ha potuto che limitarsi a raccogliere tutte le testimonianze e fare i rilievi, per poi passare il tutto nelle mani del Pubblico Ministero della Procura di Firenze. Le indagini cercheranno di capire se ci sono state responsabilità, anche in base alle recenti normative più dure sull’omicidio stradale. La salma di Martina è esposta a Prato, alle cappelle del commiato della Misericordia. Oggi alle 15,30 ci saranno i funerali nella chiesa di Sant’Agostino.