La scienza protagonista in classe. Gli alunni a lezione di olio d’oliva. Il progetto coinvolge anche il Pin

Un vero e proprio laboratorio sarà installato alle primarie dell’istituto Hack e alla scuola del Sacro Cuore

A Montemurlo la scienza arriva in classe. Nasce il progetto "Alimentazione e sostenibilità" rivolto ai bambini delle classi terze delle scuole primarie dell’istituto comprensivo Margherita Hack e paritaria Ancelle del Sacro Cuore: il Comune di Montemurlo ha stretto un accordo con il Pin attraverso il quale la scienza arriva in classe e insegna ai bambini a riconoscere gli oli extra vergine d’oliva di qualità. Già da alcuni anni il Comune di Montemurlo, in collaborazione con la Filiera Corta e la dietista incaricata del servizio di refezione scolastica, Alessandra Siglich, promuove attività di consapevolezza alimentare attraverso esperienze sul campo, dalla conoscenza dei produttori locali alle degustazioni.

Quest’anno il progetto si arricchisce della collaborazione scientifica del Pin che porterà un vero e proprio laboratorio scientifico attraverso il quale confrontare un olio della grande distribuzione con uno del territorio a km zero. A salire in cattedra sarà Chiara Vita, la responsabile del laboratorio QuMap (laboratorio di qualità delle merci e affidabilità del prodotto), uno dei quarantuno laboratori del Pin, che da oltre trent’anni studia gli oli toscani: "Attraverso questa esperienza vogliamo educare a scelte consapevoli i consumatori del futuro – spiega Chiara Vita –. Insieme ai bambini faremo un’analisi spettrofotometrica di due oli, uno commerciale e uno di frantoio. Proprio come avviene in laboratorio, useremo delle provette con reattivi e andremo a misurare l’acidità, i perossidi e i polifenoli totali dei vari oli. In questo modo valuteremo la qualità degli oli che è strettamente correlata alla presenza di molecole bioattive. Ad esempio, i bambini potranno scoprire che nell’olio di qualità esistono molecole come le oleocantale o l’oleuropeina che hanno elevate proprietà antiossidanti e antinfiammatorie. In particolare oleuropeina ha un’attività antinfiammatoria correlabile all’ibuprofene".

"Il Pin non dialoga solo con il settore che caratterizza il nostro distretto, il tessile, ma abbiamo molte collaborazioni con il settore agricolo e le filiere corte- spiega la presidente del Pin, Daniela Toccafondi – I laboratori del Pin stanno portando avanti ricerche molto interessanti che potranno essere utilizzate per esplorare campi nuovi anche nel settore agro-forestale".

Silvia Bini