
La fabbrica del lavoro In partenza 15 corsi per formare operai In gioco 500 contratti
Dodici mesi a disposizione per formare oltre 500 addetti da inserire subito nel mondo del lavoro. Prato coglie l’opportunità offerta dal programma Gol (Garanzia occupabilità lavoratori), il nuovo patto per il lavoro finanziato con 53,8 milioni di euro nell’ambito del Pnrr. "È il momento di remare tutti nella stessa direzione in modo da creare un progetto condiviso", sottolinea Roberta Pecci di Confindustria Toscana Nord (foto). "Per questo i soldi del progetto Gol saranno spesi per organizzare corsi specifici e concordati dal mondo delle imprese, centro per l’impiego, università e associazioni di categorie. L’obiettivo è formare le figure che mancano al mondo delle imprese".
Il progetto prevede percorsi gratuiti di formazione professionale con una durata breve (di circa 3 mesi) comprensivi di stage in azienda incentrati su competenze pratiche, direttamente spendibili per l’inserimento lavorativo: un intervento mirato per dare respiro al settore manifatturiero. Il progetto è stato presentato ad una platea di oltre 200 persone nell’ambito dell’iniziativa "Opportunità di formazione e lavoro nel settore moda-tessile" organizzata al Buzzi dall’Agenzia regionale per l’impiego (Arti), con la collaborazione di Fondazione Its Mita e del Pin.
I dati forniti durante la giornata dal settore servizi per il lavoro di Firenze e Prato evidenziano un ottimo stato di salute delle imprese tessili. Gli avviamenti d’azienda nel 2022 sono cresciuti del 14% e hanno superato i livelli pre-pandemia; il dato più importante è che per il 36% si tratta di contratti a tempo indeterminato, a dimostrare quanto il distretto tessile sia capace di offrire lavoro stabile e duraturo. Le fasce di età che si affacciano al mondo tessile sono indicative della sua attrattività: più del 30% del totale delle assunzioni effettuate nel 2022 riguardano giovani under 30.
"È stata una giornata importante davanti ad una platea di possibili lavoratori che è servita per dire ai giovani di farsi avanti e farsi appassionare dal tessile", aggiunge Pecci.
Quindici le figure identificate per 18 corsi in partenza: "Nel settore tessile – osserva Monica Becattelli dirigente del settore servizi per il lavoro di Firenze e Prato – sono 15 i percorsi formativi di riqualificazione professionale previsti e le iscrizioni saranno aperte a partire dal 1° luglio al Centro per l’impiego di Prato e sono aperte a disoccupati, inoccupati o chi semplicemente vuole cambiare lavoro".
Per Alessandro De Rosa del polo universitario "la filiera tessile di Prato è in grado di assorbire le più variegate figure professionali, e questo è un aspetto da tener in grande considerazione nella progettazione degli interventi formativi". Tra le figure richieste ci sono periti chimici, periti tessili, manutentori meccanici, sarti, addetti al rammaglio, controllori di qualità sui prodotti di maglieria, carrellisti, autisti.
"Con questi nuovi strumenti possiamo intervenire in maniera mirata e incentivare aggiornamento e riqualificazione professionale, andando incontro alle richieste occupazionali degli imprenditori", sottolinea Antonella Vitiello direttrice della Fondazione Mita, Made in Italy Tuscany Academy. Il lavoro c’è e il distretto, alla luce dei dati (36% di assunzioni con contratti a tempo indeterminato nel 2022), è in grado di assorbire manodopera e creare opportunità per un impiego stabile.
Silvia Bini