REDAZIONE PRATO

La Camminata per Gonfienti: "Perdura il grave disinteresse. Ma noi non ci rassegniamo"

Domani partenza da piazza del Comune per manifestare il disappunto di tanti cittadini "Ignorate le 1.634 firme per realizzare a Villa Niccolini il museo che invece è nato a Campi" .

La Camminata per Gonfienti: "Perdura il grave disinteresse. Ma noi non ci rassegniamo"

Domani con ritrovo in piazza del Comune alle 14.30 partirà la nona Camminata per Gonfienti, per manifestare il disappunto di molti cittadini per la mancata nascita di un Museo Etrusco di Prato o Antiquarium nei pressi dell’area archeologica stessa, ossia al fienile di Villa Niccolini. "Ancora una volta si rende evidente il sostanziale disinteresse da parte delle istituzioni nei confronti dell’area archeologica, aperta saltuariamente durante l’estate o per le consuete visite delle Giornate Europee del Patrimonio", scrive Maila Ermini, attrice e regista, animatrice del Teatro La Baracca, fra gli organizzatori della Camminata (nella foto con Giuseppe Centauro). Ermini ricorda che sono 1634 le firme raccolte per sollecitare la nascita di un Museo Etrusco di Gonfienti a Prato: "Sono state ignorate, tant’è che le autorità competenti hanno creato il Museo Etrusco di Prato presso la Rocca Strozzi di Campi Bisenzio, chiamandolo addirittura di Gonfienti, un museo sostanzialmente distante dagli scavi, che non valorizza né l’area archeologica né se stesso", aggiunge.

I promotori della Camminata non si rassegnano e vogliono ancora una volta porre attenzione "su quanto viene costantemente dimenticato, lasciato alle aperture estemporanee senza nessuna progettualità, nonostante le timide riprese degli scavi, a tal punto che non esistono a tutt’oggi cartelli che ne indichino il percorso per arrivarci". La camminata culturale è aperta ai cittadini senza bandiere: non ci sono né associazioni né comitati, né partiti che la organizzano. "Chi ne condivide la finalità culturale e civica, viene, cammina e partecipa. E’ cosi da nove anni. Cammineremo anche in caso di pioggia – conclude Ermini –. Rimandiamo poi al mittente le assurde, anzi ridicole accuse di campanilismo, ché piuttosto ci sembrano le solite viete armi retoriche, quasi una reductio ad hominem per ovviare il problema in modo facile e superficiale. Il sito archeologico di Gonfienti deve, a più di vent’anni dalla sua scoperta, ancora nascere".