Italia Viva pensa ai nomi pratesi A giorni la riunione provinciale

Intanto c’è fermento in casa. Sinistra Italiana. Martinelli:. "Solo con Pd e Azione. non si batte la destra"

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Mentre regna l’incertezza più totale all’interno del Pd pratese con le decisioni che dipendono dagli incastri nazionali e anche da quella che sarà la reale coalizione elettorale, cresce invece il fermento negli altri partiti di centrosinistra. Sempre più convinta di effettuare una corsa solitaria è Italia Viva che anche a Prato sta iniziando a ipotizzare un piano di candidature. Il coordinatore provinciale Marco Ruggiero (foto) convocherà per inizio settimana una riunione pratese, nella quale si deciderà una rosa di nomi da inviare al coordinamento regionale e poi al nazionale. La Toscana è considerata snodo fondamentale per l’esito elettorale del partito che correrà con un proprio candidato sia alla Camera che al Senato nell’uninominale. La concorrenza per i pratesi è fortissima: i rivali portano il nome di Nicola Danti e Cosimo Ferri, dando per scontato invece che Stefania Saccardi, Gabriele Toccafondi e lo stesso Matteo Renzi corrano su Firenze e provincia. Sui nomi pratesi vige grande incertezza. I più conosciuti sono lo stesso coordinatore Ruggiero, il consigliere comunale Giacomo Sbolgi e l’ex coordinatore Antonio Longo. Difficile però che uno dei tre possa correre. "Nomi ancora non ne sono stati fatti, tutto passerà dalla riunione provinciale – spiega Ruggiero –. In Toscana siamo convinti di potere fare un grandissimo risultato, e di potere essere la vera sorpresa a livello nazionale. D’altronde siamo gli unici ad avere portato avanti coerentemente l’agenda Draghi. L’obiettivo è quello di arrivare almeno al 5% in Italia e fare numeri importanti in Toscana". Fermento anche all’interno di Sinistra Italiana il cui accordo col Pd a livello nazionale resta in bilico. A parlare è il coordinatore provinciale Andrea Martinelli: "Domani (ogg, ndr) ci sarà l’assemblea nazionale nella quale ci aspettiamo proposte di coalizione da parte del segretario Fratoianni. A nostro avviso mancano le condizioni per un accordo di coalizione col Pd e con Azione. Avrebbe avuto un senso fare un accordo allargato, con tutta la sinistra e i 5 Stelle. Solo con Pd e Azione è impensabile riuscire a battere la destra. Sarebbero da evitare accordi che ci autodistruggerebbero agli occhi degli elettori".

Stefano De Biase