Imprenditore ucciso dal Covid a 68 anni "Aveva tagliato un grande traguardo"

La morte di Alberto Risaliti, titolare della ditta "La Saetta". Il ricordo del figlio

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Se n’è andato a causa del Covid proprio ora che aveva appena festeggiato i cinquant’anni dall’apertura delle sua attività, l’impresa di pulizia e disinfestazione "La Saetta" di via Renzo degli Innocenti a Prato. Alberto Risaliti, 68 anni, è morto all’ospedale di Prato dove si era recato in seguito alla scoperta di avere contratto il Covid.

"Mio padre stava bene – racconta il figlio Andrea – Aveva avuto un infarto una decina di anni fa ma aveva recuperato il cento per cento della funzionalità del cuore. A parte questo, non aveva mai avuto altri problemi. Si era recato in ospedale il 6 febbraio non tanto perché non si sentisse bene ma perché aveva la saturazione un po’ al limite. Il medico, visti anche i trascorsi dell’infarto, aveva consigliato di andare in ospedale per sicurezza. Ci è andato con le sue gambe ma non ne è più uscito", spiega il figlio ancora scosso per quello è accaduto. "I medici ci hanno detto che è morto per complicazioni al cuore legate al virus – aggiunge Andrea Risaliti – Non ce lo saremmo mai aspettato perché stava davvero bene". Il dolore per la scomparsa arriva proprio quando Alberto Risaliti aveva avuto la bella soddisfazione di festeggiare – a fine gennaio – i 50 anni di attività dell’impresa di famiglia. "L’aveva aperta mio padre insieme a mio nonno nel 1971 – conclude Andrea – adesso sono rimasto solo". Alberto Risaliti aveva lavorato, per un periodo della sua vita anche al Consiag. Era stato attivo politicamente nel partito socialista ed era stato anche sindacalista. La salma sarà esposta per l’ultimo saluto da oggi alle 15 fino a domani alla Pubblica Assistenza L’Avvenire.