Il Sanremo dei pratesi. Seracini e Grazie dei fiori gli applausi per Cecco. Galardini, Mineo e Onori

Fra le curiosità Gloria Nuti, due volte in gara con gli Ayx e tra i giovani e nel 1994 autrice de Il mare calmo della sera, primo successo di Bocelli .

Il Sanremo dei pratesi. Seracini e Grazie dei fiori gli  applausi per Cecco. Galardini, Mineo e Onori

Il Sanremo dei pratesi. Seracini e Grazie dei fiori gli applausi per Cecco. Galardini, Mineo e Onori

Stasera inizia l’edizione numero settantaquattro del Festival di Sanremo ed è sempre un piacere ripercorrere la lunga lista dei musicisti, cantanti e artisti pratesi che si sono esibiti al teatro Ariston e, prima, al casinò della città dei fiori. Praticamente impossibile ricordarli tutti. Già alla prima edizione nel 1951, un talento pratese conquista il podio più alto, componendo la musica di "Grazie dei fiori" interpretata da Nilla Pizzi. Si tratta del maestro Saverio Seracini, nato appunto in città nel 1905 e morto a Torino nel 1969. Seracini, dopo il trionfo del brano scritto insieme ai parolieri Giancarlo Testoni e Mario Panzieri, tornerà spesso al festival cercando di bissare la vittoria. Sette anni dopo, nel 1958, si dovrà accontentare del secondo posto con un’altra canzone rimasta nella storia, "L’edera", composta sempre per Nilla Pizzi, allora considerata la regina della musica italiana. Ci voleva Domenico Modugno e la sua "Nel blu dipinto di blu" per battere sul fotofinish la coppia Seracini/Pizzi. Passerà qualche anno prima di ritrovare di nuovo un pratese al festival. Nel 1962 ecco "Inventiamo la vita" cantata da Rocco Montana, nome d’arte di Lino Bartolini (fratello del tenore Lando Bartolini). La cantante Sonia arriverà in riviera nel 1969 con "Non c’è che lei". Dieci anni dopo, in gara negli anni bui del festival, una band chiamata Ayx cerca la fama e il successo con un brano dal titolo "Ayx disco". Non arriveranno né fama né successo, ma fra i componenti del gruppo c’erano un giovanissimo Riccardo Galardini, che inizierà una straordinaria carriera come musicista e chitarrista tornando più volte all’Ariston come direttore d’orchestra e una giovanissima Gloria Nuti, che si ripresenterà nella sezione "Giovani" nel 1989 con il brano "Bastardo", vincendo invece come autrice nel 1994 con "Il mare calmo della sera" per uno sconosciuto, allora, Andrea Bocelli.

Un ragazzo dai capelli lunghissimi e nerissimi, sempre nel 1979, sarà a fianco di Mike Bongiorno nella serata finale, per aggiornare il tabellone delle votazioni. Quel ragazzo si chiamava Agostino Presta ma tutto il mondo delle discoteche imparerà a conoscerlo con il nome di Dj Ago. Edizione dopo edizione si arriva al 1988, quando a salire sul palco ci sarà Francesco Nuti all’apice del successo con la splendida ballata "Sarà per te". Si classificherà dodicesimo su ventisei. E poi come non ricordare "la prima volta" di Roberto Benigni nel 1980 come conduttore? Una presentazione cheriporterà il festival al successo che mancava da anni, facendo registrare un’audience da record. Meno memorabile l’edizione presentata da Giorgio Panariello nel 2006. In tempi più recenti riflettori puntati su giovani artisti come Francesco Guasti, Erika Mineo che come Amara firmerà il brano "Che sia benedetta" di Fiorella Mannoia, secondo posto nel 2017. Anche Marco Cocci non mancherà di esibirsi al festival, non come Malfunk ma come cantante solista, anzi corista, affiancando Irene Grandi nel brano "La cometa di Halley". Infine, grazie al brano scritto anche dal chitarrista pratese Riccardo Onori insieme a Jovanotti, "Apri tutte le porte", l’inossidabile Gianni Morandi conquista nel 2022 la terza posizione.

Federico Berti