REDAZIONE PRATO

Il lato nascosto della città. Offerte da oltre 400 escort. Un mercato senza crisi

I numeri record e l’impatto sociale. Gli annunci sul web raccontano anche l’alta richiesta. Dalle ‘vecchie palazzine’ con le prostitute cinesi alle stanze affittate dalle sex worker. .

Denisa Maria Paun, l’escort uccisa

Denisa Maria Paun, l’escort uccisa

La geografia della prostituzione sta in una mano. Basta uno smartphone. Basta scrollare i siti dedicati e si apre il mondo ‘indoor’ delle cosiddette sex worker. Un sito su tutti: Escort Advisor, su cui anche la povera Maria Denisa Paun aveva il proprio profilo. Nell’area pratese questo sito ieri alle 17,30 dava 412 escort attive. Sono soprattutto ragazze dell’Est Europa, dalla Bielorussia alla Romania. Ci sono fotografie, qualche video, il tariffario delle prestazioni, addirittura. Quello da chiedere e quello invece da non chiedere. l numeri di telefono. La localizzazione della professionista del sesso, con tanto di puntino su Google Maps: mi trovo qui, mi troverai qui. Funziona di fatto come un motore di ricerca, solo che la ricerca questa volta è più triste: non ristoranti, negozi, bar. Ma persone.

A Prato le oltre 400 escort coprono più o meno tutto l’area cittadina. In piazza San Marco c’è Silvia, cubana tra i 25 e i 36 anni. Dice di "preferire le chiamate con numero visibile ai messaggi". In via Roma al Soccorso due ragazze che lavorano in coppia, Wanda, russa, riceve in via Canova. E’ una delle più care, come indicano le tre €€€ sul suo profilo (per lei servono dalle 101 alle 200 euro). Ogni profilo è accompagnato dalle recensioni dei clienti che spingono più in alto nella triste classifica queste ragazze. Recensioni: esattamente come per un ristorante, una pizzeria, un hotel.

Come la storia di Denisa racconta bene la vetrina online, il lavoro ‘indoor’ e non sulla strada, veste solo apparentemente la professione di autonomia. E libertà. Dietro agli annunci è facile immaginare una rete di controllo, esattamente come per le ragazze sulla strada. Lo raccontano anche gli arresti per l’episodio intimidatorio con la bara e l’auto bruciata davanti all Wall Art Hotel: il mercato della prostituzione ha i suoi capi e fanno affari. E gli affari, quando parliamo di prostituzione cinese, non sono più nemmeno solo dei cinesi. In questo caso il dialogo ‘multiculturale’ funziona. Illegalmente, ma funziona.

Racconta, anche quest’ultimo caso, che nelle pieghe nascoste di alcuni residence o b&b, può trovare casa temporanea il mercato del sesso. Già nel 2019 un’indagine della squadra mobile portò all’arresto di sei cinesi, accusati, a vario titolo, di estorsione, sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione di alto bordo esercitata in sei hotel di Prato. L’allora procuratore Giuseppe Nicolosi parlò di "una pericolosa organizzazione criminale che usa ‘metodi mafiosi’ e non disdegna il ricorso alle armi. Manca solo il controllo del territorio per definirla ‘mafia’". Tornando alla prostituzionee cinese, su Escort Advisor domina soprattutto nella categoria ‘massaggi’: qui il monopolio è quasi tutto orientale. La chiusura dei centri messaggi per favoreggiamento della prostituzione non fa più notizia. Niente di nuovo sotto il sole pratese, che magari nell’era analogica era più avvezzo alle orientali che occhieggiavano dalla palazzina di via Fra’ Bartolomeo, o in piazza Mercatale o vicino alla stazione. Ora quelle che si vedono alla luce del sole sono le meno giovani, magari meno avvezze agli annunci online. Ormai più di dieci anni fa il Comune ‘bonificò’, per così dire, i muri di via Pistoiese invasi da scritte e adesivi in cinese con numeri di telefono che alla fine, nel 90% dei casi, appartenevano a prostitute cinesi. Altri tempi. La bacheca del sesso a pagamento ora è sullo smartphone.

Maristella Carbonin