Dopo una vita in fabbrica e un passato glorioso nella Brigata Buricchi è arrivato il traguardo del centenario. Ha compiuto cento anni Ugo Giagnoni, nato a Sant’Ippolito il 25 settembre 1924, e ancora residente nella frazione di Vernio.
A lui è stata dedicata una festa al circolo di Sant’Ippolito, preparata con grande emozione dai figli Claudia e Claudio e dalla nipote Silvia e a cui ha partecipato la sindaca di Vernio Maria Lucarini portando gli auguri di tutta l’amministrazione. Ugo, vedovo da poco più due anni dopo 72 di matrimonio con la signora Gina, ha lavorato a Prato in filatura per tutta la vita, "alle filandre" come ricorda lui ancora adesso. Ha curato il suo orto, la sua passione per la pesca e allevato conigli. È stato consigliere del circolo di Sant’Ippolito e gran giocatore di carte, ancora oggi sfida a briscola e scopa amici e parenti.
Ma prima di questo, da giovanissimo negli anni della guerra, è stato soldato e partigiano. Richiamato alle armi diciottenne, fuggì quasi subito, appena dichiarato l’armistizio, per non combattere con i repubblichini. "Prese un treno in Friuli e tornò a casa", racconta la nipote Silvia. La sua storia l’ha ricordata di recente per il podcast "Ribelli" che il Museo della Deportazione e della Resistenza ha dedicato alla Liberazione di Prato, perché per breve tempo ha fatto parte della Brigata Buricchi.
Ha ripercorso i propri passi su quel sentiero poco più di un anno fa, il 25 aprile del 2023, quando, grazie al circolo di Figline ha potuto rivedere i Faggi di Iavello dopo quarant’anni.
"Ma la notte dell’imboscata dei tedeschi il nonno non c’era – racconta ancora Silvia – Ed è una storia che ci emoziona sempre un po’. Ha avuto salva la sua vita e quella di tutti noi figlie e nipoti".