La lente di Sori scopre 27 milioni di evasione

Il bilancio degli ultimi tre anni. E aumenta anche la riscossione

Il presidente Alessandro Michelozzi e il dg Enrico Cecchin Foto Attalmi

Il presidente Alessandro Michelozzi e il dg Enrico Cecchin Foto Attalmi

Prato, 20 aprile 2019 - Crescita su tutti i fronti: dalla lotta al’evasione, agli accertamenti e ai servizi erogati. Si chiude in maniera positiva il triennio 2016-2018 di Sori, la società per la gestione dei tributi locali che nella sua compagine associativa ha anche i Comuni di Prato, Montemurlo, Carmignano (e da poco anche Quarrata). Sul fronte della lotta all’evasione e degli accertamenti Sori ha individuato, su Prato, risorse per oltre 27 milioni e 300mila euro, provenienti da imposte comunali non pagate (tutte eccetto la Tari per cui gli accertamenti non vengono effettuati da Sori, la quale si occupa soltanto della riscossione). Una progressione che si conferma anche a Montemurlo, dove gli accertamenti nel triennio ammontano a tre milioni e 280mila euro. Parte di questi soldi sono già stati riscossi e rientrano nel più ampio ammontare che riguarda la riscossione delle entrate tributarie (Imu e Tasi escluse). Solo a Prato sono stati riscossi circa 40 milioni di euro in tre anni, con un aumento progressivo dal 2016 al 2018.

Progressione evidente anche a Montemurlo, dove sono stati incassati due milioni e 689mila euro nel triennio, partendo dagli appena 710mila euro del 2016. «In questi tre anni abbiamo effettuato una riforma interna negli orari di lavoro, riportando la sede in centro, in piazza San Francesco, da gennaio del 2017 e inserendo il servizio di front-office dalle 9 alle 16 tutti i giorni con orario continuato», commenta Alessandro Michelozzi, appena riconfermato alla presidenza di Sori, così come il resto del cda composto da Donatella Cicali e Alessandro Santi Spagnesi.

«La gestione della rottamazione delle cartelle esattoriali ci ha portato 4 milioni in più in due anni, ma è stata la rivoluzione della macchina complessiva a permetterci di essere più efficaci nei servizi ai cittadini e nella lotta all’evasione. Per quanto riguarda la Tari abbiamo diminuito i tempi di attesa fra gli accertamento di Alia e la nostra riscossione: da due anni siamo passati a sei mesi. Lo stesso è accaduto per le multe della Municipale: il tempo è sceso da tre anni ad uno». Anche i numeri degli accessi agli uffici di Prato sono in netto aumento: quasi 31.700 visite, alle quali vanno aggiunte quelle di Montemurlo e Carmignano. «Ottimizzando i costi di gestione – conclude Michelozzi – abbiamo anche potuto ridurre i compensi che i Comuni soci ci hanno riconosciuto. Da più di 4 milioni e 100 mila euro del 2016 siamo pasati agli attuali 3 milioni e 540mila euro».

L.M.