E’ ancora rebus ristori. Domande da completare. Assistenza gratis ai Caf

L’amministrazione ha siglato un accordo con i centri territoriali per fornire aiuto ai cittadini: sono 986 le richieste accettate per i rimborsi dello Stato.

Dubbi e perplessità sulle richieste di rimborso? Il meccanismo non è semplice, né immediato. La procedura oltretutto è informatizzata e quindi presuppone una conoscenza degli strumenti tecnologici. A coplicare le cose ci sono anche i vari canali. Facciamo chiarezza. Sono tre i filoni di rimborso possibili: i circa 600 euro messi subito in campo dal Comitato pro emergenze per un totale di 240mila euro subito erogati nelle settimane successive all’emergenza, i 3000 euro stanziati dalla Regione pagati, ad oggi, al 90% degli aventi diritto per un totale di 1500 richieste e infine restano sul piatto i ristori del governo. In questo caso non si tratta di un rimborso dei danni subiti, ma di un contributo di "immediato sostegno" destinato in molti casi a coprire solo una minima parte le spese sostenute visto che la cifra massima destinata ad ogni richiedente è di 5000 euro.

Un bonus non esclude l’altro, ma non è detto che chi ha ottenuto i soldi della Regione (3000 euro in tutto) abbia diritto anche ai ricoveri statali. È qui che nasce l’inghippo in seguito al quale l’amministrazione è scesa in campo per aiutare le famiglie a districarsi nel complicato mare magnum della burocrazia siglando un accordo con i Caf del territorio che forniranno assistenza gratuita.

In particolare delle 1500 famiglie pratesi che avevano presentato domanda di rimborso alla Regione (tutte accolte), 700 erano state escluse dei rimborsi dello Stato. Quasi la metà. Dopo una revisione delle pratiche portata avanti dal Comune in accordo con la Regione, 200 domande sono state riammesse. Ad oggi, in totale, 986 richieste di rimborso sono in attesa di ricevere i 5000 euro messi in campo dallo governo. Entro il 31 dicembre le domande già presentate sul portale regionale devono essere revisionate e casomai aggiornate con le spese sostenute. Ed è qui che entrano in gioco i Caf: ci si potrà rivolgere agli sportelli di Cgil, Cisl, Uil, Cna e Confartigianato che hanno aderito alla convenzione e che offriranno assistenza gratuita. Successivamente l’amministrazione - impegnando un trentina di persone - revisionerà tutte le 986 richieste e quindi si potrà passare alla fase della liquidazione che è prevista - salvo proroghe che non è escluso ci saranno - entro il 28 febbraio, termine entro il quale i cittadini vedranno arrivare sul proprio conto corrente il bonifico.

Nella migliore delle ipotesi i più fortunati avranno avuto accesso a 8600 euro di rimborsi, per i meno fortunati la cifra scende. Nei rimborsi delle Stato ad esempio non rientrano le auto danneggiate dall’alluvione, la lavatrice oppure la mobilia, ma solo gli elettrodomestici delle cucine e le spese avute e rendicontate per sistemare le abitazioni danneggiate dalla furia dell’acqua. Ad un anno esatto dalla terribile tragedia che ha seminato devastazione e morte, ancora le famiglie sono in attesa di un piccolo aiuto per le spese, soldi che in molti casi coprono solo un parte irrisoria dei danni subiti. "Abbiamo sottoscritto un protocollo con i Caf che consentirà ai cittadini di recarsi in sede - tramite appuntamento - a presentare la documentazione necessaria a completare l’istanza di risarcimento – spiega l’assessore alla Protezione Civile Simone Faggi -. L’obiettivo della convenzione con i Caf, che ringrazio per aver accolto la nostra proposta, è dare una mano ai cittadini. Sappiamo benissimo che 5000 euro non sono sufficienti a ristorare tutti i danni subiti ma si tratta comunque di una cifra non trascurabile che cercheremo di mettere a disposizione il prima possibile".

Dove rivolgersi? Alla Cgil il servizio è già attivo dal lunedì al giovedì dalle 9 alle 13 e dalle 14,30 alle 18 solo su appuntamento negli uffici di piazza Mercatale 89 (recapito telefonico 0574.4591), via Dora Baltea 34 (0574.448474) e via Walter Tobagi, 29 (0574.623469). L’appuntamento può essere preso anche tramite il numero verde 800.730.800 oppure da cellulare tramite il 199.100.730.

Cna: il servizio è disponibile presso la sede di via Zarini 354/C e in quella di Parco Prato in via delle Pleiadi 49. Per entrambe è necessario prendere appuntamento dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12,30.

Cisl: il servizio è disponibile esclusivamente su appuntamento nei due uffici di Prato in viale Montegrappa 282/B e in via dell’Alberaccio 64/Z. Gli appuntamenti possono essere presi chiamando il numero 0574.22283 per la sede di viale Montegrappa 282/B e lo 0574.33957 per la sede di via dell’Alberaccio 64/Z oppure recandosi nelle rispettive sedi.

Confartigianato: anche in questo caso è necessario prendere l’appuntamento telefonando al numero 0574.6561.

Uil: le pratiche saranno gestite solo su appuntamento dalla sede di via Vittorio Veneto 30 (recapito: 0574.25008) e dalla sede di via Paganini 48/50 (0574.607659).

Silvia Bini