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Don Aiazzi lascia dopo 64 anni. Al Sacro Cuore ora cambia tutto. E arriva anche un sacerdote cinese

Lo storico parroco ha 90 anni, sabato ci sarà il saluto ai fedeli. La parrocchia ai missionari Verbiti "Ho visto la città trasformarsi, spero che il prete orientale possa aprire un dialogo con la comunità".

Don Aiazzi lascia dopo 64 anni. Al Sacro Cuore ora cambia tutto. E arriva anche un sacerdote cinese

A 64 anni dal suo ingresso e superati i 90 anni di età, monsignor Vittorio Aiazzi lascia la guida della parrocchia del Sacro Cuore di Gesù di via Ofanto.

Un cambiamento importante per i fedeli dei Ciliani, che hanno avuto e hanno, nel sacerdote fondatore della comunità, uno storico punto di riferimento. L’età avanzata e qualche problema di salute hanno portato il vescovo Giovanni Nerbini, a decidere un naturale avvicendamento. Monsignor Aiazzi, canonico capitolare, è nato nel 1932 a Vaiano ed è stato ordinato sacerdote il 29 giugno del 1955.

Monsignor Aiazzi, Lei ha dedicato la sua missione di sacerdote alla comunità locale.

"Sono entrato in parrocchia il 24 novembre 1959. C’erano soltanto le mura della chiesa e per un anno ho vissuto dai miei genitori perché non era stata costruita la canonica. Venivo qui tutte le mattine. Mi hanno dato una grande mano le suore Domenicane del Santo Rosario, da sempre vicine a me. Il 18 ottobre 1964 il vescovo Fiordelli consacrò la chiesa e si iniziarono tante attività".

Come era la zona dei Ciliani?

"Ho vissuto la grande trasformazione che ha interessato la città ed i suoi quartieri; la chiesa era in mezzo ai campi, non c’erano strade vere. Allora mi rivolsi al Comune perché venissero costruite le strade. Era il momento di boom economico con tante persone e famiglie che arrivavano in treno del Meridione per lavorare nelle fabbriche. Molte si sono trasferite proprio in questa parte di città. Poi nel 1980 ho iniziato i lavori per la realizzazione di Comunità Viva. Mi sento molto legato alla realtà dei Ciliani".

Lei ha ricoperto molti incarichi all’interno della Chiesa pratese.

"Sì sono stato per molti anni economo della Curia pratese, fino al 1996, e sono stato l’incaricato vescovile per il restauro della Badia di Vaiano, edificio religioso che custodisce tesori bellissimi e preziosi. In quell’intervento di restauro abbiamo scoperto anche la Chiesa primitiva e diverse tombe. Poi ho gestito per una quindicina di anni il cinema-teatro Borsi".

Il cinema è una sua passione: ha salvato migliaia di manifesti e molte macchine per il cinema, recuperandoli nelle parrocchie.

"Con tutto il materiale raccolto ho allestito un museo del cinema con macchine per il cinema sia a 36, a 16 e a 8 millimetri e a super 8. Ho una collezione di circa 20mila manifesti dei film".

Monsignor Aiazzi, la vita delle parrocchie oggi com’è?

"La pandemia ha allontanato molto, ma devo dire che la partecipazione sta riprendendo lentamente. Anche ai Ciliani ci sono molti cinesi, ma non frequentano molto la chiesa: qualcuno viene. Uno dei tre sacerdoti in arrivo è cinese: spero che possa aprire un rapporto diretto con quella comunità".

Infatti, al Sacro Cuore arriva una comunità religiosa appartenente alla Società del Verbo Divino – conosciuti anche con il nome di missionari Verbiti – composta da tre sacerdoti. Padre Attilio Rossi, 59 anni, è il nuovo parroco, con lui ci sono anche padre Giacomo (53 anni, di nazionalità cinese) e padre Philipraja (originario dell’India, 31 anni). Il loro ingresso è in programma per domenica primo ottobre durante la messa festiva delle 11.

Invece, la comunità del Sacro Cuore saluterà e ringrazierà monsignor Aiazzi per il suo ministero, sabato 16 settembre nella messa prefestiva delle 18. Il sacerdote lascerà la canonica e si trasferirà in un piccolo appartamento all’interno della Comunità Viva in via Fiorello Bini, non distante dalla parrocchia.

Sara Bessi