REDAZIONE PRATO

Disastro in valbisenzio: "Produzione azzerata"

I due frantoi apriranno ma per pochi giorni: "Annata molto negativa"

E’ una situazione drammatica quella che si presenta negli oliveti di tutta la Val di Bisenzio. A poche settimane dall’inizio della raccolta, le piante non presentano quasi per niente frutti, così i due frantoi saranno aperti a scartamento ridotto.

"Una situazione mai vista – spiega l’agronoma Eleonora Gori, che si occupa degli 8 mila olivi dell’azienda olearia più importante di Vaiano, la Investex di proprietà di Leandro Gualtieri, una delle prime in Val di Bisenzio a produrre olio biologico sui promontori fra il capoluogo e Savignano – . E’ dal 2002 che lavoro per questa azienda e un’annata come questa non me la ricordo. Un’annata drammatica iniziata con la fioritura, avvenuta in un maggio freddo e piovoso. Alcuni frutti sembravano aver allegato, poi è venuto fuori un caldo fortissimo e molte olive sono abortite e cadute a fine giugno. Per finire, in agosto è arrivata la mosca, che di solito in zona non c’è, e così sono finite di cascare anche le ultime olive rimaste". Le cause di questo disastro, in un settore come la produzione olearia che è il comparto più importante dell’economia agricola della Vallata, sono sotto gli occhi di tutti, con un clima impazzito che non vede più le mezze stagioni.

"E dire che l’ulivo è una pianta rustica – prosegue Gori – e sopporta bene anche i vari sbalzi climatici e l’umidità, soprattutto se prendiamo in considerazione alcune varietà utilizzate in Toscana. E’ vero che la produzione si alterna ad anni di ’scarica’, ma una cosa del genere non era mai successa. Non consola constatare che anche nelle altre zone della Toscana dove sono andata la situazione è tale e quale la nostra".

La conferma arriva alla Fattoria di Colle – circa 5.800 ulivi sui promontori fra Usella e Carmignanello – dove la produzione 2023 è addirittura annullata. "Mai successa una cosa del genere – dicono da Colle – , rispetto ai mille quintali di olive che raccogliamo ogni anno, questa volta se andrà bene ne raccoglieremo 20. Niente, praticamente. Non era mai capitato nulla del genere. E’ stata una stagione che ha presentato gli eccessi di freddo durante la fioritura e l’allegagione, con 15 gradi a maggio, e dopo è arrivato un caldo impossibile. Una situazione che è la stessa un po’ ovunque, anche nel resto della provincia, come Carmignano, da cui provengono diversi clienti del nostro frantoio. Qualcuno, a macchia di leopardo, ancora qualcosa ce l’ha, ma è una rarità. E’ così in tutta Europa, comunque, basta guardare i prezzi dell’olio all’ingrosso, che sono già a 10 euro il chilo".

Per quel che riguarda la frangitura, entrambi i frantoi valbisentini, quello della Fattoria di Colle e quello consortile di Sofignano, saranno aperti, ad iniziare da metà ottobre ma sicuramente il periodo di apertura non sarà lungo come gli altri anni.

"Chi ha le olive quest’anno fra i nostri clienti – spiegano i gestori del frantoio di Sofignano – sicuramente riuscirà a raccogliere tutto in una sola volta, così cercheremo di concentrare negli stessi giorni tutte le frangiture. Per informazioni sulle aperture e per prenotare, comunque, è consigliabile mettersi d’accordo con noi per tempo, telefonandoci".

Claudia Iozzelli