Dai banchi fino alla fabbrica. Nuove operaie per la maglieria. E ci sono anche mamma e figlia

E’ partito al Buzzi il corso di formazione per "operatore con specializzazione in rammendo". Promosso da Confartigianato. "Percorso che risponde ad una richiesta vorace del mercato".

I protagonisti del progetto al Buzzi

I protagonisti del progetto al Buzzi

Dai banchi alla fabbrica. E’ cominciato al Buzzi il percorso formativo "Operatore della maglieria con specializzazione in rimaglio e rammendo", che avrà una durata di 200 ore complessive (di cui 80 sono di formazione teorica e 120 di laboratorio) e che si concluderà alla fine di giugno. Il progetto nasce con l’intento di unire con un rapporto molto stretto le imprese del settore presenti sul territorio e il mondo della scuola e della formazione e di rispondere così in tempi molto rapidi alla domanda di professionalità specifiche. "Le figure che andiamo a formare con questo corso – afferma Davide Maione, segretario generale di Confartigianato Prato – sono richieste in maniera vorace dal mercato. Riteniamo questo tipo di modello, in cui la formazione è prettamente laboratoriale e strettamente connessa al mondo dell’impresa, la strada giusta per fornire competenze ai lavoratori, così da renderli pronti per essere inseriti direttamente all’interno di aziende. Delle imprese peraltro hanno già manifestato interesse nei confronti di coloro che stanno seguendo questo percorso". L’iniziativa è stata resa possibile dalla collaborazione fra FormArti srl, agenzia formativa di Confartigianato Imprese Prato, accreditata dalla Regione Toscana, e Gi Group, società di Gi Group Holding – la prima multinazionale italiana del lavoro – che si occupa di Temporary, Permanent e Professional Staffing e Its Mita Academy, l’Istituto Tecnologico Superiore professionalizzante che trasforma il sogno di lavorare nel mondo della moda in realtà concreta. All’interno del Buzzi, che ha messo a disposizione i propri locali per accogliere i macchinari specifici necessari al laboratorio di rammaglio, forniti con il contributo dell’Its Mita, è stata allestita una classe composta interamente da donne.

Sono 10 in tutto, attualmente disoccupate (uno dei requisiti necessari per aderire all’iniziativa), di varie età, la maggior parte di origine straniera. La curiosità è che fra loro ci sono anche una madre e una figlia. Per quanto riguarda i docenti del percorso, sono sia professori del Buzzi che artigiani esperti del settore. "Poter garantire un’opportunità del genere costituisce motivo d’orgoglio per il nostro istituto – il commento del dirigente scolastico del Buzzi, Alessandro Marinelli – perché si tratta di un’opportunità fondamentale per queste donne per essere inserite nel mondo del lavoro".

Francesco Bocchini