PRATO
"Ci attendiamo impegni e misure concrete dalla riunione del tavolo sulla moda convocato dal Mimit il 6 agosto. La crisi del settore si va aggravando e non è più tempo per pacche sulle spalle e promesse generiche". Lo ha detto il presidente nazionale di Cna, Dario Costantini guardando all’appuntamento al Ministero. La crisi spalmata sul settore moda preoccupa per forza di cose il distretto pratese, c’è poco da fare. I numeri parlano di un 2024 complicato: -7,8% di produzione nel primo trimestre dell’anno rispetto allo stesso periodo del 2023. E agosto è partito con molte aziende che hanno deciso, come abbiamo raccontato anche l’altro giorno, per lunghe vacanze forzate, abbassando già la saracinesca per rialzarla a settembre – cosa che raramente si è vista nel distretto. Con i mesi di giugno e luglio sfruttati per le manutenzioni a capannoni e macchinari piuttosto che per la produzione. Sulla crisi del settore moda, sono intervenuti Simona Bonafè, vicepresidente dei deputati Pd, ed Emiliano Fossi, segretario dem della Toscana: hanno presentato un’interrogazione ai ministri Urso e Calderone per chiedere misure urgenti ed efficaci a sostegno delle imprese e dei lavoratori. Immediata la riposta della deputata FdI Chiara La Porta (nella foto): "L’atto dei parlamentari del Pd è una strumentalizzazione dettata dal gioco ideologico e pregiudiziale dell’attaccare l’avversario per principio. Ricordiamo ai colleghi che la priorità, invece, è rappresentata dalla tutela di migliaia di lavoratori. I ministeri sono al lavoro da tempo, e proprio martedì illustreremo le iniziative elaborate".