Così rivive la Swinging London Stampe, colori e abiti di carta

Il pezzo forte del racconto: 40 vestiti iconici creati nel loro massimo splendore. Da Amanda Lear a Jagger

La mostra "Mr and Mrs Clark" prende il nome dal celebre dipinto di David Hockney che li ritrae (1971, conservato alla Tate Britain di Londra) e descrive con abiti, foto, stoffe e preziosi taccuini inediti, il percorso dei due creativi londinesi che hanno lavorato insieme completandosi in totale armonia. Nelle sale si può guardare – anche tramite l’allestimento di Arianna Sarti - il connubio che nasce e si sviluppa fino al cuore del progetto che valorizza, nello spazio centrale, un importante nucleo di abiti provenienti dalla collezione-archivio di Massimo Cantini Parrini, a cui le ricerche del curatore Federico Poletti hanno aggiunto pezzi rari, mai esposti prima, provenienti dalla collezione privata di Lauren Lepire a Los Angeles, e dagli archivi di Celia Birtwell e dalla famiglia Clark.

"Per la prima volta il lavoro di Celia Birtwell e Ossie Clark viene presentato insieme – spiega Poletti – perché le forme e i tagli di Ossie non avrebbero avuto lo stesso impatto senza le stampe di Celia. Grazie ai prestatori che hanno messo a disposizione materiali di grande valore storico-artistico, abbiamo potuto realizzare una mostra unica anche per le diverse tipologie di materiali esposti. Sono 40 gli abiti iconici del loro momento di massima notorietà (1965-74) e numerosi i disegni inediti, gli editoriali scattati da fotografi internazionali, fino ai video con le incredibili performancesfilate di moda di Ossie Clark". Sfilate con mannequin come Patty Boyd e Amanda Lear, vere e proprie muse per lo stilista che era amico di Mike Jagger e Rudolph Nureyev. "Ossie è stato forse il primo a mettere la musica in una sfilata – dice Celia nel video che viene proiettato all’ingresso della mostra – coinvolgendo modelle di diverse etnie che danzavano. Un fenomeno multiculturale per l’epoca che ha dato il via a un intero movimento".

Ultima parte da scoprire è il guardaroba di 10 abiti di carta: i giovani in Usa e in Europa, ne furono voraci consumatori negli anni ’60: colorati ed economici divennero uno strumento di merchandising in grado di veicolare non solo la moda, ma anche messaggi politici. Con Ossie Clark li realizzarono anche Paco Rabanne, Pierre Cardin e Andy Warhol. Ormai introvabili, sono esposti grazie a Cantini Parrini, che ha collezionato prima di tutti queste speciali creazioni. Il prossimo ottobre sarà anche disponibile il catalogo della mostra che sarà un album di storia della moda.