Collina, ancora sacchi neri E’ di nuovo allarme rifiuti

Sono stati abbandonati nella zona del fosso di Palagrane, ora stretta sui furbetti. In campo gli ispettori di Alia, in un anno 23 sanzioni. Ma il territorio è vasto

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Non c’è proprio pace per il bosco. L’odiosa abitudine di gettare i rifiuti nella zona collinare continua nonostante i controlli rafforzati e gli ispettori ambientali di Alia. I furbetti della Tari non sentono ragioni e continuano imperterriti a gettare rifiuti nelle zone più isolate spesso nel pieno della natura con un totale disprezzo per l’ambiente circostante. Questa volta la segnalazione che compare sulla pagina Facebook ’Sei di Montemurlo se’ immortale il fosso di Palagrane dove comunque grandi sacchi neri colmi di immondizia sono stati lasciati ai piedi di due alberi. Uno spregio alla natura e ai cittadini indignati per tanta maleducazione.

Eppure quello dell’abbandono dei rifiuti è uno dei maggiori problemi ambientali coi quali l’amministrazione si trova a fare i conti. Le discariche abusive sono diminuite nel corso del tempo grazie anche ai numerosi controlli, ma non sono state debellate e i furbetti della spazzatura sono sempre pronti e in agguato. Occhio però perché le sanzioni sono in agguato così come gli ispettori ambientali.

Secondo quanto stabilito dall’articolo 50 del regolamento, le sanzioni amministrative possono variare da un minimo di 25 euro ad un massimo di 166 euro in relazione alla gravità della violazione. Gli ispettori ambientali possono inoltre redigere relazioni su specifici reati penali - come appunto gettare rifiuti speciali nel bosco - poi trasmesse al corpo di polizia municipale per la successiva attività di competenza. Gli ispettori ambientali, in stretta collaborazione ed accordo con la polizia municipale, garantiscono una costante attività di presidio con azioni di informazione, deterrenza e constatazione di illeciti contro i comportamenti scorretti verso l’ambiente cittadino. Si tratta di un’iniziativa fortemente voluta dall’amministrazione comunale anche per contrastare l’abbandono dei rifiuti e quei comportamenti incivili che colpiscono il decoro pubblico. La lotta al degrado e ai reati ambientali è stata improntata anche sulla prevenzione delle cattive abitudini attraverso un’attività di informazione sulle corrette modalità di conferimento e di raccolta. Cero il fenomeno degli abbandoni è duro da stroncare.

Nel primo anno sono stati effettuati 684 controlli, di cui 42 per abbandono rifiuti e 642 per errati conferimenti, interessando 548 utenze domestiche e 136 non domestiche. Le sanzioni sono state 23, di cui 6 ad utenti domestici e 13 a non domestici: la violazione più contestata è la mancata differenziazione dei rifiuti, con un valore della sanzione amministrativa di 100 euro.

Silvia Bini