Case con giardino: finito l’effetto pandemia Gli appartamenti sono tornati sulla breccia

Lo rivela l’indagine di Mediatrori Group. Che evidenzia a Prato una ripartenza delle compravendite: +23% rispetto alla media italiana del 16%

Il mercato immobiliare, dopo due anni di fermo, torna a Prato ai livelli pre-pandemia con un aumento sia delle compravendite di casa che delle richieste di affitto, specialmente da parte dei più giovani. A testimoniarlo sono i numeri diffusi da Mediatori Group, che hanno condotto un’analisi del mercato immobiliare e creditizio relativa al 2021. In particolare l’aumento delle compravendite immobiliari nella seconda parte del 2021 ha fatto registrare un +23% rispetto al 2020 risultando migliore della media nazionale ferma invece al 16%. "Un ottimo traguardo per il mercato immobiliare pratese visto che, stando ai dati forniti dall’Agenzia delle Entrate, nell’ultimo trimestre del 2021 le compravendite in città sono passate dalle 1858 del 2020 alle 2285 del 2021, mentre quelle nel resto della provincia da 601 a 750", spiega Paola Vignolini, responsabile della zona di Vaiano, Vernio e Cantagallo per Mediatori Group e presidente dell’associazione agenti e mediatori d’affari di Prato.

Un risultato che tiene conto, nonostante l’incertezza economica del periodo attuale, dell’elevato numero delle cosiddette "richieste buone" (56%), ovvero delle richieste che arrivano in parte da acquirenti che hanno facilità nel reperire un mutuo (74%), in parte da acquirenti che acquistano in contanti (21%) ed in parte da coloro che, visto il momento favorevole del mercato, hanno volontà di effettuare investimenti (6%). Tuttavia l’offerta non sembra essersi allineata ai cambiamenti subiti dalla domanda negli ultimi tempi. Se nel periodo pandemico gli acquirenti avevano infatti espresso una forte preferenza per un’abitazione di tipo indipendente con ampio spazio verde o terratetto, nel 2021 quasi il 40% degli acquirenti - spinto anche da motivazioni di tipo economico - è andato alla ricerca di appartamenti (una tipologia immobiliare generalmente più economica rispetto alla casa indipendente) contro un’offerta però ancora troppo bassa visto che fra i venditori solo il 28% ha messo sul mercato piccoli complessi immobiliari. Tra le zone di maggior interesse rimangono sul podio la Castellina e la Pietà, la zona di Galceti e Villa Fiorita ed infine la Querce con una richiesta media di 3.000 euro al metro quadrato, mentre risulta essere aumentata rispetto al 2020 la domanda per zone come Coiano, Maliseti e Galcieti con una richiesta media che si aggira intorno ai 2.500 euro al metro quadrato, a fronte anche di un lieve calo della disponibilità di spesa che tendenzialmente non supera i 150.000 euro. Positivo rimane anche l’andamento dei mutui grazie al basso tasso di interesse medio applicato dalle banche che, come conferma Simone Bolognini responsabile dell’ufficio di Prato Euroansa, "è ancora ai minimi storici (1,40%) grazie alle agevolazioni erogate dallo Stato fra cui il famoso mutuo under 36 che ha permesso a giovani con Isee inferiore a 40.000 euro di poter accedere a mutui talvolta anche molto lunghi, fino a 3035 anni".

Un mercato, quello dei mutui, che si prepara a restare costante anche per il 2022, nonostante il lieve aumento dei tassi di interesse. Si aspetta anche un aumento dell’Euribor, utilizzato per l’indicizzazione dei mutui a tasso variabile, con segno positivo dal 2024. Diverso invece il mercato delle locazioni che, come evidenzia Tommaso Bertocci di Esperti Affittare, nel 2021 ha subito un cambio di rotta a favore di contratti di affitto più lunghi (3+2 e 4+4) perlopiù in regime di cedolare secca considerato più conveniente dal punto di vista fiscale.

Tamara Mancini