Carlo Zella, innamorato dei libri. Addio a un editore appassionato

Oggi i funerali a Firenze. I suoi bestseller sono stati sempre legati alla storia pratese. Il Cicognini e Polistampa

Carlo Zella, innamorato dei libri. Addio a un editore appassionato

Zella era nato a Prato il 22 febbraio 1935. Ha avuto anche una parentesi politica candidandosi per il consiglio comunale nelle file del partito socialdemocratico (si dimise per far entrare il segretario che aveva preso meno voti di lui)

Carlo Zella ha detto addio alla sua maniera, alle soglie dei 90 anni, nella sopportazione sorridente di un male che lo affliggeva da tempo e che lui sapeva esorcizzare con la bonomia di sempre, perché aveva badato più agli altri che a sé. Come quando nell’anno 1964 rinunciò al ruolo di consigliere comunale appena eletto nel partito socialdemocratico per lasciare il posto a un caro amico, il segretario Paolo Benelli, che aveva ottenuto un numero minore di voti. Fatto insolito nella dinamica politica cittadina e nazionale, che ne testimonia l’altruismo.

La sua passione prevalente furono e restarono i libri. Tanti gli amici legati a lui in una sorta di familiarità attiva e penetrante.

Nel 1995 fondò la casa editrice Carlo Zella Editore con oltre 40 titoli di successo,in buona parte rivolti alla sua città natale di pratese dentro le mura. Era cresciuto in via Verdi alle costole del Metastasio e di piazza delle Carceri, insieme alla moglie Liliana e ai due figli Matteo e Luciano che si occupano della distribuzione di libri scolastici ripercorrendo le orme del padre. Aveva poi trasferito la casa editrice a Firenze nell’ambito della società Polistampa stringendo una sinergia virtuosa con Antonio Pagliai. Ed anche la residenza per ragioni di lavoro, ma gli era rimasta Prato nel cuore.

Da giovane aveva fatto il corso di studi al Convitto Cicognini. Tra i suoi amici la famiglia Albini a cui era legatissimo e grato per averlo sempre incoraggiato nei suoi progetti. Carlo Zella era nato a Prato il 22 febbraio 1935. In un’intervista a La Nazione raccontava così ad Elena Duranti: "Venivo da una famiglia povera. Trovai amici che erano figli di industriali. Sono grato agli Albini che ogni estate mi portavano in vacanza in Versilia per due mesi...". Nel 1957 lavorò anche come cronista al "Giornale del Mattino" di Firenze e all’inizio degli anni Sessanta iniziò a lavorare nell’editoria scolastica. Nel 1995 fondò la Carlo Zella Editore "per amore direi", ripeteva. Tra i libri pubblicati "Le parole di Prato", "L’infazia negata dei Celestini", "Dove si incontrano gli angeli", "Sulle ali di una piuma" e "Vento di mare".

A salutarlo in tanti saranno oggi alle 9.30 nella chiesa Santissimo Crocifisso a Firenze in via Piero di Cosimo. Ai familiari le condoglianze del nostro giornale.

Roberto Baldi