"Canto dei Deportati" nella versione originale

L’esecuzione dei fratelli Cecchi domani alle 21,30 nel corso della serata negli spazi Auser per ricordare la Liberazione.

Un canto di novant’anni fa riportato alla melodia originale. Si tratta del "Canto dei Deportati" che domani i fratelli musicisti di Poggio a Caiano, Luca Samuele e Gabriele Marco Cecchi, presenteranno al pubblico con un arrangiamento in cui, rispetto ad alcune elaborazioni più recenti, hanno recuperato l’attacco melodico della versione originale. L’iniziativa è organizzata dall’Associazione Diapason nel corso della serata per l’anniversario della Liberazione di Poggio (ingresso libero). I fratelli Cecchi saranno accompagnati dalla violoncellista Francesca Fedi Perilli. Il "Canto dei Deportati" (titolo originale "Die Moorsoldaten") fu composto nel 1933 da tre deportati nel lager di Börgermoor e poi diffuso oltre il perimetro del campo di concentramento grazie al coraggio e alla scaltrezza dei prigionieri. Negli anni successivi è diventato il canto simbolo della Resistenza tedesca ed è stato tradotto in tutte le lingue. In italiano fu tradotto tra il 1944 e il 1945 nel lager di Ravensbruck.

"Ci sembra significativo proporre un brano così importante per la Resistenza tedesca – dice Gabriele Marco Cecchi – e non dobbiamo mai scordarci che c’era una parte della Germania che lottava contro la dittatura di Hitler. Questo canto è come un ponte che unisce i popoli". La serata inizierà domani alle 21,30 negli spazi Auser del Bargo e prevede anche l’intervento dello storico Andrea Ottonelli e la lettura dei diari di guerra delle Minime Suore del Sacro Cuore.

Stamattina alle 10,30, invece, messa nella chiesa di Santa Maria del Rosario. Dopo alla villa medicea deposizione di una corona d’alloro ad uno dei cancelli del criptoportico, luogo dove tante persone trovarono rifugio dai bombardamenti. Terminerà il sindaco Riccardo Palandri ricordando l’avvenimento.