Botta e risposta sull’inceneritore. Si accende la campagna elettorale

Marchi (centrodestra): "Sì a nuovi impianti anche a Montemurlo". Vignoli (Pd): "Una proposta folle"

Botta e risposta sull’inceneritore. Si accende la campagna elettorale

Botta e risposta sull’inceneritore. Si accende la campagna elettorale

La questione spinosa dei rifiuti e del termovalorizzatore entra a gamba tesa nella campagna elettorale. Il candidato di centrodestra Lorenzo Marchi, difende la necessità di costruire impianti per la gestione dei rifiuti, tanto da proporsi come comune disposto ad ospitare un inceneritore in caso di vittoria. Di contraltare il segretario comunale del Pd, Alberto Vognoli, esclude ogni possibilità di nuovi impianti. Il dibattito è acceso e il tema dei rifiuti è di grande interesse. Da una parte l’esigenza di smaltire, dall’altra la necessità di difendere ambiente e salute.

"Gli esponenti del centrosinistra sono subito pronti a criticare senza proporre alternative. Quello del riciclo del tessile è un nodo centrale per tutto il distretto pratese, compresa la nostra Montemurlo. I competitor industriali possono contare su sistemi efficienti e soprattutto molto meno onerosi: oggi partiamo indietro perché non abbiamo alle spalle impianti idonei e sufficienti", afferma Lorenzo Marchi, candidato sindaco del centrodestra a Montemurlo. "Sulla gestione dei rifiuti – prosegue Marchi – non possiamo porre limiti ideologici, dobbiamo adottare le soluzioni che la scienza e la tecnologia ci mettono a disposizione: dico convintamente sì al termovalorizzatore. E sono disposto a valutarne la realizzazione sul territorio montemurlese. Pagare meno, impattare meno sull’ambiente con impianti moderni è possibile: ci sono progetti ad alta efficienza da cui possiamo prendere esempio", conclude Lorenzo Marchi.

Esprime invece la sua ferma contrarietà circa l’ipotesi della realizzazione di un termovalorizzatore sul territorio di Montemurlo, Alberto Vignoli.

"Marchi dimostra di non conoscere Montemurlo, un comune che da oltre 30 anni ospita ai propri confini l’inceneritore di Montale. Montemurlo ha già dato tanto in termini d’impatto ambientale ed è necessario che altre zone si alternino nell’ospitare questo tipo di impianti - dice l’esponente Pd -. La zona dell’inceneritore è al confine con il nostro comune e la comunità locale, ormai da diversi decenni, ne tollera la presenza. Fare questo tipo di proposte significa non ascoltare le richieste dei cittadini che chiedono la chiusura o comunque la riconversione dell’impianto". Vignoli ricorda che il Comune di Montemurlo ormai da decenni sta lavorando con forza per la sostenibilità ambientale e auspica soluzioni alternative per il futuro dell’impianto di Montale.

Silvia Bini