Prato, scoperti due focolai di influenza aviaria. Al setaccio decine di allevamenti

I casi infetti a Montemurlo e Vernio. Ordinanza dell’Asl per contenere la diffusione dell’influenza dei polli

Veterinari con carcasse di volatili

Veterinari con carcasse di volatili

Prato, 21 febbraio 2022 - C’è un altro allarme-pandemia. Questa volta a preoccupare è l’epidemia di influenza aviaria che si sta diffondendo veloce all’interno di allevamenti industriali e non. Un allarme che, per fortuna, sembra riguardare solo polli, volatili e tacchini e non l’uomo, ma che preoccupa non poco gli allevatori per le ricadute che il virus dei volatili potrebbe avere sugli allevamenti, anche a gestione familiare.

L’epidemia, partita dai grandi allevamenti che si trovano nel nord-est dell’Italia, è arrivata nel nostro territorio colpendo due allevamenti: uno a Bagnolo di Sopra a Montemurlo, l’altro nel comune di Vernio. La scoperta è stata fatta la scorsa settimana, a tre giorni di distanza l’una dall’altra.

L’Asl Toscana Centro (dipartimento di veterinaria, sicurezza alimentare e prevenzione) ha emesso subito un’ordinanza con le restrizioni per contenere la diffusione del virus. Le restrizioni riguardano tutti gli allevamenti – piccoli e grandi – che si trovano nel raggio da tre a dieci chilometri di distanza dai due luoghi dove sono stati rintracciati i casi di volatili infetti.

L’ordinanza ha stabilito due fasce di rischio: una a tre chilometri dai siti dove si sono verificati i focolai (fascia di protezione) e una a dieci chilometri (fascia di sorveglianza). L’area è piuttosto estesa e riguarda non solo i comuni di Montemurlo e Vernio ma anche Cantagallo, Vaiano, l’area nord-ovest di Prato, Agliana, Montale e una parte di Quarrata.

Per la fascia di protezione l’ordinanza dispone di limitare i contatti con i volatili e soprattutto con i volatili selvatici, di conferire tutte le carcasse ai centri dell’Asl salvo diversa indicazione del personale, il divieto di entrata e di uscita del pollame dagli allevamenti in cattività ma anche di quelli a gestione familiare, salvo diversa indicazione del veterinario.

Per quanto riguarda la fascia di sorveglianza (quella compresa fra i dieci chilometri di distanza dai due allevamenti infetti) regole e divieti restano più o meno gli stessi. Non sarà possibile in quel raggio spostare volatili o pollame, o conferirli ai macelli o alle aziende di imballaggio, chiunque entri o esca dalle aziende deve rispettare misure di biosicurezza, i veicoli, le gabbie e qualunque oggetto potenzialmente contaminato deve essere sterilizzato.

Inoltre l’Asl ha disposto controlli a tappeto in tutti gli allevamenti che si trovano nella fascia di sorveglianza in modo da monitorare la situazione e capire la diffusione dell’influenza aviaria fra polli, galline e tacchini. Regole e divieti resteranno in vigore fino a quando non sarà l’Asl a revocarli. Fortunatamente, come confermano gli esperti, l’influenza aviaria è un’emergenza che interessa esclusivamente il comparto zootecnico, senza alcuna ricaduta sulla sanità pubblica.