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Anche la Becosped ha scelto Montemurlo

La storica azienda di spedizioni fondata da Furio Coppini si è trasferita da pochi giorni nel "nuovo Macrolotto". Ecco com’è la sede

Anche la Becosped ha scelto Montemurlo

Arrivi in via Roma, Montemurlo, lasciandoti alle spalle la Nuova Montalese a Oste. Dopo un rapido giro della testa pensi di essere ancora a Prato, magari qualche anno fa. Intorno TessilGodi, Pontetorto, Millefili. Davanti Becosped e Alpi Moda. Se non è Macrolotto questo, se non è distretto pratese questo…

L’ultima arrivata è proprio la Becosped, l’azienda di spedizioni fondata nel 1967 da Furio Coppini che da via Carlo Marx si è spostata prima in via delle Fonti, poi nella sede storica di via Toscana al Macrolotto, correva l’anno 1989, e infine a Montemurlo, in via Roma appunto, da pochi giorni vicina di casa di nomi altrettanto noti del mondo industriale cittadino.

La nuova sede dell’azienda di spedizioni (il magazzino di 2.500 metri quadrati è dotato di 18 bocche di carico più 3 bocche di scaricoricarico e 800 metri di uffici) ha una concezione moderna, è pensata per non essere soltanto luogo di lavoro ma anche di incontro, quando si potrà tornare ad incontrarsi, e per certi versi anche un po’ casa. Ci sono i bagni con le docce per chi, magari, in pausa pranzo vuole fare una passeggiata o una corsa sulla ciclabile; c’è la sala mensa con una cucina che potrebbe stare in qualsiasi appartamento del mondo e c’è pure il calcio balilla, casomai ci fosse il tempo di sfidarsi fra colleghi. Gli uffici rispecchiano il momento che stiamo vivendo: plexiglass, distanze di sicurezza, tecnologia avanzata per lavorare bene anche da remoto, come impone l’emergenza Covid. C’è pure un salone immenso per l’archivio, un’idea, prima che uno spazio, piuttosto rara nella frenesia imprenditoriale di oggi. Forse è proprio quella stanza ancora da allestire che tradisce più di tutto il senso dell’investimento fatto dalla Becosped, presente a Prato, Milano, Parigi e Dortmund, in un momento che certo non favorisce l’ottimismo: coniugare il passato con il presente e il futuro, un vecchio sogno diventato realtà e uno nuovo che cerca di realizzarsi. Un progetto che piaceva tanto anche a Furio Coppini. Ha fatto in tempo ad immaginarlo, a vederlo nascere, non a viverlo. Esattamente un anno fa, il 28 febbraio 2020, si spengeva all’improvviso a casa sua, sul divano, poche ore dopo essere stato sul cantiere della nuova sede, lì in via Roma. Aveva confessato di essere contento, emozionato per quella nuova avventura. Il destino ha deciso diversamente, ma le foto delle sue maratone nella sala riunioni lo mettono ancora al centro dell’azienda, in quello che sarà il cuore collegato con il mondo, quando il mondo potrà tornare a salutarsi di persona.

Sorride, Coppini, sulle strade delle grandi corse. Quasi a voler dire a chi ha raccolto la sua eredità: adesso tocca a voi, ma io sono sempre qui. Passato, presente e futuro. Prato. Ora in via Roma, a Montemurlo. Il nuovo Macrolotto.

Leonardo Biagiotti