
Al Magnolfi. Storia di Marika e del suo riscatto
Da stasera a domenica 26 novembre (20.45 feriali, 19.30 sabato, 16.30 domenica; durata 50 minuti) al teatro Magnolfi arriva per la prima volta in città il giovane autore, attore e regista siciliano Michelangelo Maria Zanghì con lo spettacolo "Un giorno quasi perfetto", una produzione del Metastasio. Si tratta di un lavoro sull’identità di genere e sul rapporto genitori e figli.
Il testo è scritto da Antonino Anelli e Zanghì; sul palco Francesco Natoli; la scena e i costumi sono di Cleopatra Cortese. la regia è di Zanghì.
La storia incentra sull’evolversi di un travagliato rapporto padre-figlio il percorso di ricerca, liberazione e riscatto di un trans: in scena Francesco Natoli è la malinconica, fragile ma sempre sorridente Marika, una donna nata uomo che, isolata e rinnegata dalla famiglia, si spinge a vivere dall’asfissiante Sicilia nella Milano da bere con la speranza di poter vivere liberamente la propria identità di genere. E’ un viaggio tra le emozioni che racconta una storia di riconciliazione e accettazione. Dopo un lungo periodo di isolamento, succede qualcosa che ribalta il corso delle cose e, in un crescendo di malinconico umorismo, Marika ha la possibilità di recuperare il rapporto col padre e di svelare mancanze e aspettative attese e disattese sia da parte del figlio che del genitore. Il biglietto al costo di 15 euro, posto unico numerato.
Michelangelo Maria Zanghì, dopo la laurea in Lettere conseguita all’Università di Messina, consegue la laurea specialistica in studi teatrali all’Università di Bologna. E’ drammaturgo, attore e regista. Nel 2022 lo spettacolo "Un giorno quasi perfetto" di Zanghì è andato in scena al Tindari Festival, in Sicilia, nell’ambito del Premio Renato Palazzi. Zanghì è anche regista di cortometraggi, firmando due lavori: "Non toccare" (2004) vincitore del primo premio della giuria nell’ambito del concorso "I giovani e la legalità" e "Medea, la passione" (2008) vincitore del premio della critica nella rassegna "Cortofiction". Realizza, nel 2009, "Le vene di Alice", uno shortfilm musicale ispirato al racconto "Alice nel paese delle meraviglie" di L. Carrol