Al Magnolfi. La Sardegna è servita a teatro

"Anonimasequestri" è lo spettacolo di Tomasi Premio Scenario 2023. Da oggi a domenica.

Al Magnolfi. La Sardegna è servita a teatro

Al Magnolfi. La Sardegna è servita a teatro

Tra battute esilaranti, momenti di tensione e una buona dose di orgoglio sardo "Anonimasequestri" di Leonardo Tomasi, spettacolo vincitore del Premio Scenario 2023, arriva da stasera a domenica 3 marzo al Teatro Magnolfi (feriali 20.45, sabato 19.30, domenica 16.30).

Prodotto dal Teatro Metastasio (grazie a una convenzione triennale sancita con l’Associazione Scenario per il supporto produttivo allo spettacolo vincitore del Premio) e Sardegna Teatro, "Anonimasequestri" è un progetto amaramente ironico sulla Sardegna che Tomasi, in collaborazione con la dramaturg Sonia Soro, mette in scena attraverso la finta realizzazione di una sorta di docu-film colmo di stereotipi legati all’isola: i turisti arroganti, l’Ichnusa, la lingua, i canti viscerali e gutturali dei mamuthones e pure un vero incappucciato. In scena due giovani ragazzi passano le giornate di provino in provino, per guadagnare qualche spicciolo fra corti in proto-sardo e fiction sui banditi. Ispirati da un contorto senso identitario, i due cominciano a organizzare dei finti sequestri di persona. Succede dunque che come fossero una vera banda di criminali con ostaggio annesso, Federico Giaime Nonnis, Daniele Podda e lo stesso Tomasi si industriano goffamente nel preparare un nuovo colpo, studiando piantine, meditando possibili dichiarazioni di intenti e strategie. In questo modo, fingendo di nascondere tutte le difficoltà nell’esprimere le caratteristiche di una propria identità artistica e personale, sviscerano di rimando tutti i cliché della loro antica terra, dissacrandola tra serio e faceto.

Colorito e rissoso, variopinto e muscolare, "Anonimasequestri" è una riflessione su che cosa sia l’identità, l’appartenenza, la terra. Nella motivazione della giuria del Premio Scenario 2023 si legge: "l’insularità, il senso di separazione e isolamento, la condizione di chi si sente inascoltato e distanziato, si fanno universali, lo stereotipo si rovescia in un ordigno da far esplodere da dentro, proprio come esplode una risata o un urlo o uno sparo, e il comico si rivela per quello che dovrebbe essere: un tragico raffreddato".