REDAZIONE PRATO

Aggressioni in ospedale: "Ci vuole un posto di polizia fisso". Ancora caos al pronto soccorso

Denunciato un uomo di origine marocchina che ha dato in escandescenza. Nursind, parla Giannoni "Agosto nero, manca personale e va potenziata la sicurezza". Cataldo (Fp Cisl): "Tutelare sanitari e utenti".

Al triage del pronto soccorso sono stati installati pulsanti antiaggressione a tutela degli operatori sanitari

Al triage del pronto soccorso sono stati installati pulsanti antiaggressione a tutela degli operatori sanitari

È stata una notte incandescente al pronto soccorso con un marocchino di 30 anni, che è stato denunciato per resistenza a pubblico ufficiale. Il copione si è replicato ancora, quando a mezzanotte il personale sanitario è stato costretto a chiedere l’intervento della polizia per un paziente in stato di agitazione, che stava seminando paura tra gli utenti. Neppure alla vista degli agenti e al loro invito a tranquillizzarsi, lo straniero si è placato. Anzi: il 30enne si è infervorato lanciando improperi, dimenandosi per aggredire i poliziotti. Episodi del genere sono quasi all’ordine del giorno nel pronto soccorso con maggiore affluenza dell’Asl Toscana Centro, se non succedono fatti più gravi come l’accoltellamento di poche settimane fa in pronto soccorso. Sulla problematica delle aggressioni interviene Nursind col segretario regionale Giampaolo Giannoni. "Necessita di un posto di polizia aperto 24 ore al giorno", tuona nel tracciare un bilancio di "un agosto molto difficile per gli ospedali toscani" anche per carenza di personale. Una richiesta quella potenziare il sistema di sicurezza in ospedale che al momento si è tradotto nell’installazione di due pulsanti antiaggressione al triage e alla presenza delle guardie di Sicuritalia, che debbono richiedere l’intervento delle forze dell’ordine per i casi più gravi. A proposito Massimo Cataldo, referente Fp Cisl Firenze-Prato, ricorda che il sindacato si sta battendo perché l’azienda prenda provvedimenti.

"È indispensabile aprire un presidio di forze dell’ordine che possa operare a tutela di utenti e personale. Ad oggi gli agenti della polizia presenti nelle ore diurne svolgono mansioni amministrative e prendono denunce. L’azienda deve fare qualche cosa di più concreto e stimolare il dibattito con gli enti preposti. Noi ci siamo prodigati con lo sportello antiaggressioni, ma non ci possiamo sostituire alle forze dell’ordine e alle istituzioni". Ultimo appunto di Nursind riguarda la mancanza di Oss che "si riverbera sugli infermieri costretti a svolgere mansioni non pertinenti. Pronti a proclamare lo stato di agitazione". Sa.Be.