A processo per gli orologi falsi, le griffe si costituiscono parti civili

Alla sbarra una coppia di cinesi che fu trovata con 50mila pezzi contraffatti

Un sequestro della Guardia di finanza di orologi contraffatti

Un sequestro della Guardia di finanza di orologi contraffatti

Prato, 21 febbraio 2017 - All'interno della confezione gestivano un’altra attività, probabilmente, più redditizia. Miglia e migliaia di orologi falsi, copiati alla perfezione, assemblati in un garage di via Puccini a San Paolo, ma che fu scoperto dalla guardia di finanza nel 2012. Una coppia di cinesi di 40 anni fu arrestata. I due, difesi dall’avvocato Tommaso Magni, oggi sono a processo con le accuse di contraffazione, falso e ricettazione e, ad aprile, ci sarà la sentenza. Un procedimento in cui le parti civili sono di tutto rispetto: Dolce e Gabbana, Armani, Breitling, Piguet, Rolex, Panerai, la Federazione dell’orologeria svizzera e altre marche di orologi di lusso.

E, in effetti, i due cinesi assemblavano a Prato orologi che erano la copia esatta di orologi di lusso tanto che sono state necessarie diverse perizie per capire che si trattava di falsi. Il blitz della guardia di finanza scattò dopo alcuni giorni di pedinamenti e appostamenti in via Puccini. I finanzieri avevano ricevuto una segnalazione sulla possibile attività illegale della coppia di cinesi e li avevano tenuti d’occhio.

Quando decisero di intervenire scoprirono un vero e proprio «tesoro» del falso: ben 50mila tra orologi e pezzi per l’assemblaggio ritrovati in un’auto nel garage di via Puccini. I due furono arrestati. Insieme agli orologi, nel laboratorio, destinato all’assemblaggio dei componenti meccanici degli orologi contraffatti, furono sequestrati anche punzonatrici e cliché molto costosi: un macchinario per incidere i simboli delle griffe in pochi millimetri. Alcune copie degli orologi furono spedite alla case madri che attestarono come si trattasse di copie, fatte bene, ma pur sempre copie.