A giugno si vota il sindaco. Ma sui candidati è rebus

Grande incertezza in casa Pd e nel centrodestra. Incognite M5S e Terzo polo .

A giugno si vota il sindaco. Ma sui candidati è rebus

A giugno si vota il sindaco. Ma sui candidati è rebus

L’eredità dei maxi progetti che la città aspetta ormai da anni, sarà raccolta da giugno 2024 dal nuovo sindaco. Il primo cittadino subentrerà dopo dieci anni a guida Biffoni, e dovrà provare a impostare la nuova visione di città per almeno il prossimo quinquennio. A sei mesi dal voto, però, lo scenario delle candidature è completamente bloccato. A farla da padrona è l’incertezza sia sul toto-nomi ma anche sul toto-allenze. E non c’è nemmeno uno schieramento fra destra, sinistra e centro che abbia le idee chiare sul futuro a breve termine. Partendo dal Pd, che attualmente guida la città, la corsa è entrata nel vivo dopo il recente sondaggio commissionato dal partito nazionale. Qui la riflessione in atto è: dare continuità o discontinuità rispetto ai dieci anni a guida Biffoni? Nonostante il silenzio prolungato di questi ultimi mesi, la spaccatura nel partito è netta, le visioni sono contrapposte e una soluzione a brevissimo non arriverà. L’unica certezza è che nessuno spaccherà: il candidato sarà a prescindere unitario. Quale? Il nome uscirà fra Ilaria Bugetti, Simone Faggi e Marco Biagioni, al momento i più accreditati ma chissà, Stefano Ciuoffo, Ilaria Santi e Benedetta Squittieri. Anche se proprio in questi giorni il presidente del consiglio comunale, Gabriele Alberti, si è detto "a disposizione del partito" invitando al contempo a tenere in considerazione anche i nomi degli assessori Simone Mangani e Valerio Barberis. Spostandoci al centrodestra, la rosa è più ristretta. Due sono i nomi di Fratelli d’Italia: l’ex assessore e avvocato Gianni Cenni e il consigliere comunale Tommaso Cocci. Terza ipotesi ancora in piedi è quella dell’ex assessore Rita Pieri di Forza Italia, ma da Roma continuano le pressioni anche su Giorgio Silli, che però ha più volte fatto sapere di preferire l’attuale incarico di sottosegretario agli Esteri. Infine il centro, dove sono in atto grandi manovre. Azione, Italia Viva, Partito Socialista e Libdem sembrano avere trovato la quadra di coalizione. Il nome del candidato sindaco però ancora non c’è. Più Europa e Radicali, invece, hanno chiesto specifiche garanzie agli altri partiti per correre assieme, ed è sempre aperta la richiesta di primarie. Tutta da comprendere, invece, la posizione del Movimento 5 Stelle, di cui restano da decifrare sia le candidature a sindaco che le possibili alleanze.