"Risultato negativo, ma buona prestazione"

Il Pontedera torna dalla Sardegna con tanta rabbia da smaltire. Catalano: "Il rammarico è grosso. Almeno un punto sarebbe stato meritato"

Il giorno seguente, vedere le immagini e sentire le parole fa ancora male. Molto male. Perdere una partita come quella di Olbia dopo averla condotta per tre quarti, butta in corpo una rabbia che servirà qualche giorno per farla defluire. Già domenica pomeriggio la faccia di Pasquale Catalano nell’immediato dopo-gara la diceva tutta sull’amarezza profonda che quell’1-0 beccato proprio al novantesimo ha scatenato. "Nel calcio chi fa gol vince – ha iniziato il tecnico granata – noi non lo abbiamo fatto, l’Olbia sì. Quindi torniamo a casa con un risultato purtroppo negativo, ma con una prestazione secondo me di alto livello".

E’ un’analisi onesta, perché basta guardare a partita per vedere come il Pontedera abbia espresso un gioco superiore a quello degli avversari e sia andato vicino al vantaggio in diverse occasioni rischiando praticamente niente. Sotto questo punto di vista il debutto nel campionato 2022-23 è stato positivo e induce alla fiducia. Anche perché non sono stati utilizzati neppure per un minuto, probabilmente perché non sono ancora in condizione, gli ultimi due acquisti, cioè Nicastro, ossia colui che è sbarcato in riva all’Era come attaccante principale di riferimento per a finalizzazione, e Martinelli, che accanto al reintegrato (e capitano) Espeche può offrire ulteriore esperienza nella gestione delle situazioni. "Era la prima uscita ufficiale – ha ripreso nella sua intervista Catalano - e c’erano tante incognite, a cominciare dalla percezione caratteriale ed emozionale della squadra Il rammarico è grosso, inutile negarlo, perché penso che almeno un punto lo avremo meritato. Però il calcio è questo e ci deve essere d’insegnamento". Perché dove finiscono i meriti del portiere dell’Olbia, in alcuni casi bravo, ma in altri fortunato a ribattere i tiri dei granata (soprattutto quello sulla rovesciata di Aurelio, con la palla che dopo aver sbattuto lungo il corpo dell’estremo difensore sardo si è alzata sopra la traversa) cominciano i demeriti dei finalizzatori di turno del Pontedera. Fantacci, Ladinetti, Cioffi, Petrovic, Mutton… tutti sono riusciti a scagliare palloni contro la porta locale, ma a tutti è mancata la lucidità necessaria. Leggeri in fase di conclusione, ma leggeri anche nell’azione del gol, probabilmente l’unica vera "distrazione" commessa e pagata a carissimo prezzo. "Non serve accampare scuse - ha concluso l’allenatore - siamo stati leggeri nel far calciare il giocatore e questo non va bene. Le partite si decidono con gli episodi ed è quello che è accaduto contro l’Olbia. Il gol è stato davvero bello e per questo faccio i complimenti al giocatore, ma la partita era finita e non dovevamo concedere un tiro del genere". In effetti tra il momento in cui il 19enne Boganini ha conquistato palla e scagliato il tiro ci sarebbe stato il tempo di fermarlo, anche a costo di beccarsi un giallo, che sarebbe stato ben speso. Probabilmente ha prevalso la stanchezza nell’ultimo quarto d’ora che ha annebbiato le idee. Fatto sta che da oggi, giorno di ripresa degli allenamenti (ieri sera intanto Gabriele Perretta è stato premiato a Cascina nel corso del 47° Pulcino d’argento) Catalano e il suo staff hanno già materiale su cui riflettere.

Stefano Lemmi