
Il Pontedera in attesa di inziare il mercato (foto Bongianni/Germogli)
In attesa di capire quali saranno i primi movimenti di mercato, viene già da chiedersi con che modulo di gioco vedremo in campo il Pontedera versione Menichini-bis. La sensazione è che il tecnico riparta da dove aveva finito (bene) l’annata da poco conclusa, ossia con uno schema tattico che corrisponde al 4-2-3-1. Nelle 30 partite di campionato in cui ha guidato i granata, ha disposto la squadra con quel sistema 21 volte (22 con il play off di Pesaro) conquistando 9 vittorie, 5 pareggi e rimediando 7 sconfitte. Menichini non è arrivato subito a sposare quel credo tattico, gli ci sono volute 8 partite e tre moduli di gioco diversi. Entrato in pista alla 9a giornata in casa contro la Torres, ha tenuto il medesimo 3-4-2-1 utilizzato da Agostini sette giorni prima a Carpi, in quella che fu la sconfitta-esonero per l’allenatore ex Genoa primavera. Poi per un paio di giornate, la 10a a Gubbio (vittoria) e l’11a in casa con l’Entella (pareggio), è tornato sul 3-5-2, sistema utilizzato da Agostini nelle prime 7 sfide di stagione, quindi alla 12a a Pescara (sconfitta) è andato di nuovo sul 3-4-2-1, poi alla 13a col Milan Futuro (pareggio) è ritornato al 3-5-2, le due successive, la 14a ad Ascoli (pareggio) e la 15a in casa con la Pianese (sconfitta), ha virato sul 4-4-2, e infine alla 16a a Lucca (sconfitta) si è affidato di nuovo al 3-4-2-1. Il ko al Porta Elisa è stato probabilmente il punto più rischioso toccato dal Pontedera e la necessità di una sterzata totale e immediata è arrivata nell’impegno seguente: cambio di modulo con passaggio al più solido 4-2-3-1 e schiacciante vittoria sulla Spal per 5-1.
Nonostante il tonfo con identico punteggio patito sette giorni dopo a Rimini, Menichini ha intravisto progressi ed è rimasto fedele al nuovo sistema. Così dalla vittoria per 2-1 sul Perugia nell’ultima di andata, al 2-0 a Campobasso alla 7a di ritorno, sono arrivati ben 5 successi, 2 pareggi e 1 sola sconfitta, striscia che, di fatto, ha rimesso la squadra in zona tranquillità. Da lì alla fine del campionato il 4-2-3-1 è stato abbandonato solo alla penultima giornata (vittoria sul Rimini) a favore del 3-4-1-2, scelta però obbligata da varie assenze. In quest’ottica, considerando i calciatori ancora legati da contratto, il Pontedera dispone di cinque elementi che l’ultimo campionato consente di catalogare come titolari fissi: Perretta e Migliardi laterali di difesa, Ladinetti in mediana, Vitali e Scaccabarozzi sulla trequarti. Di conseguenza, supponendo una campagna acquisti condotta alla ricerca di giocatori in grado di ricoprire in campo questo modulo, sul mercato le priorità saranno quindi almeno per un portiere, due difensori centrali, un mediano, un’ala e un centravanti.
Stefano Lemmi
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