Una sfida impari, che ha messo in campo valori molto diversi. Ecco cos’è stata venerdì Pontedera-Arezzo (0-3), che ha sancito la seconda sconfitta in altrettante partite di campionato per i granata. "Come approccio ci aspettavamo forse qualcosa di più - ha commentato il tecnico Leonardo Menichini - ma l’Arezzo si è confermato una vera corazzata. Tra l’altro, anche se non mi piace parlare dei singoli, ci mancavano un paio di giocatori che potevano dare un po’ più di esperienza (Scaccabarozzi e Migliardi, ndr), ma in ogni caso a quelli che erano in campo e a quelli che sono entrati non posso dire nulla come impegno. Però sotto il profilo tecnico fra le due squadre c’era uno squilibrio evidente. Abbiamo cercato di trovare un episodio che potesse riaprire la partita, ma quando gli ospiti ripartivano a campo aperto non era facile contenerli. Analizzeremo come sempre anche questa partita, ma io sono per archiviarla". Menichini invita infatti a guardare avanti: "Questo inizio è stato molto molto duro, come si sapeva, ma non troveremo sempre squadre forti come l’Arezzo. Sto cercando di far capire ai miei giocatori che tolte 3-4 squadre, con le altre ce la giochiamo alla pari, e lo abbiamo visto e dimostrato anche a Perugia in Coppa. Abbiamo molti giovani, che hanno bisogno di tempo per crescere, e abbiamo giocatori che arrivano da altre realtà e quindi anche a loro dobbiamo dare tempo di ambientarsi. E dico questo con grande franchezza e grande calore nei confronti dei miei ragazzi, perché vedo come si allenano e so che danno tutto, e io ai miei giocatori voglio bene sempre e comunque perché loro sono sempre i protagonisti. Certamente poi noi come staff dobbiamo fare delle analisi, e obiettivamente non siamo soddisfatti. Ma i primi a non esserlo sono proprio i giocatori, che sanno di poter dare sicuramente qualcosa in più sotto il profilo dell’attenzione, della concentrazione, della rabbia e della cattiveria agonistica".
L’allenatore del Pontedera non si stanca di ripetere qual è l’obiettivo della stagione: "Lasciare dietro almeno una squadra. E non diciamo questo per mettere le mani avanti, bensì perché tutti quanti conosciamo la realtà. Sappiamo di andare incontro ad un campionato complicato, ma nonostante questo dobbiamo credere in ciò che facciamo, cercando di lavorare per ottimizzare quello che possiamo sia sotto il profilo tattico che delle scelte. Le difficoltà ci sono, ma dobbiamo avere la forza e la mentalità di lavorare nella giusta direzione, senza abbatterci". Intanto il portiere Tommaso Vannucchi è stato convocato con la nazionale under 19 (è l’unico nella lista dei 22 a militare in Serie C) dal commissario tecnico Alberto Bollini per disputare un torneo internazionale che si svolgerà in Croazia dal 3 al 9 settembre. Così a Pineto, domenica prossima, in porta nel Pontedera farà l’esordio Biagini, assente contro l’Arezzo perché malato.
Stefano Lemmi
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