I playoff del Pontedera "Un bel punto di partenza"

Il direttore sportivo Zocchi: "Per favore non dite che è un miracolo sportivo. Restiamo concentrati perché vogliamo conquistare le fasi nazionali".

di Stefano Lemmi

Direttore sportivo Moreno Zocchi come vivete questa attesa per i play off?

"Chiaramente non fa piacere vivere ancora nell’incertezza, senza sapere con chi dovremo giocare. L’importante comunque è arrivare all’impegno con la testa giusta. I ragazzi si stanno allenando bene ed è chiaro che la tensione della partita arriverà mano a mano che ci si avvicina alla gara. L’importante da adesso è cominciare a rientrare nell’ottica che dopo pochi giorni ci giochiamo la vita sportiva". Si può comunque ragionevolmente pensare che sia il Rimini l’avversario del Pontedera l’11 maggio?

"Sì. Anche se stiamo preparando tre partite (contro Rimini, Siena e Recanatese, ndr), quella che stiamo preparando più concretamente è quella che ci lascia pensare al Rimini. Anche in base alle cose che stanno accadendo".

Lei chi preferirebbe affrontare?

"Qualsiasi squadra incontri adesso hai davanti tutte partite particolari, che vanno al di là della forza dell’avversario. Sono partite che devi gestire soprattutto sul piano mentale più che tecnico. Le prime due sono partite secche che speriamo di giocare entrambe per approdare alla fase nazionale, che è un obiettivo importante. Stiamo facendo di tutto per arrivare a questo appuntamento nel miglior modo possibile nonostante che qualcuno ci voglia mettere i bastoni tra le ruote con questa attesa che si sta protraendo per troppo tempo".

E alla quale né il Pontedera né gli altri club possono fare qualcosa.

"Certo. Però tutto quello che non dipende da noi non può essere frutto della nostra deconcentrazione. Noi continueremo ad allenarci nel modo giusto come se niente fosse successo".

Ha senso definire questa partecipazione ai play off come un miracolo sportivo?

"Secondo me con i giocatori che ha questa squadra, con lo staff, con la società, alla fine dico che nessuno può permettersi di vedere il Pontedera come un miracolo sportivo. Il miracolo sportivo può averlo fatto la FeralpiSalò, che è arrivata prima ed andata in B nonostante avesse nel girone squadre come Pordenone, Vicenza e altre che magari hanno speso di più. Noi abbiamo fatto un grandissimo campionato, un ottimo lavoro, però so benissimo che facciamo ancora in tempo a cancellare e a rovinare tutto se dovessimo fare una brutta partita giovedì 11 maggio. Ma posso pensare che questo non succederà".

C’è il pericolo di "cullarsi" sui due risultati a disposizione?

"No, non abbiamo mai gestito una partita puntando al pareggio, quindi non lo faremo neppure questa volta".

Questi play off sono un punto di partenza o di arrivo per il Pontedera?

"Devono essere per forza un punto di partenza, assolutamente. Un punto di partenza per le partite successive e per le annate successive. Non possono essere un punto d’arrivo".