Piaggio, in 9 mesi +32,7% di ricavi. Resta il nodo dei componenti

Ottimo bilancio del Gruppo. Colaninno: "Migliorare la produzione contro il problema delle forniture"

Roberto Colaninno

Roberto Colaninno

Pontedera (Pisa), 30 ottobre 2021 - I primi nove mesi dell’anno spalancano grossi risultati per Piaggio, con ricavi che segnano un 32,7% in più e con un massiccio incremento che tocca da vicino i volumi di vendita. Il Gruppo Piaggio ha infatti archiviato i primi nove mesi del 2021 con "risultati molto positivi a livello globale – fa sapere il Gruppo di Pontedera in una nota - con un incremento dei volumi di vendita del +21,7%". Numeri che seguono il trend ormai ben delineati negli ultimi anni.

Scendendo nel dettaglio, parliamo di 430.600 veicoli a livello globale, con i ricavi consolidati che sono stati i più elevati dal 2007, a 1,32 miliardi di euro, in crescita del 32,7% sullo stesso periodo dello scorso anno ma soprattutto con un +9,9% rispetto al 2019. Un bilancio roseo per il Gruppo: tutti gli indicatori sono in crescita, a iniziare dal margine lordo industriale che è pari a 365,6 milioni (+27,8%) e al 27,7% in rapporto al fatturato. Ed ancora altri dati sviscerati da Piaggio, che incoronano un bilancio aureo per i primi nove mesi dell’anno, con risultati che superano gli ultimi anni: l’Ebitda è stato pari a 192,9 milioni (+28,5% sul 2020) con un Ebitda margin al 14,6%: netta crescita (+53,1%) per il risultato operativo salito a 97,4 milioni di euro con un Ebit margin al 7,4%.

Vola l’utile netto, che arriva a toccare i 51,6 milioni di euro, in crescita del 77,1% rispetto ai 29,1 milioni dello stesso periodo dello scorso anno. Inoltre, la posizione finanziaria netta vede un indebitamento sceso di 72,1 milioni a quota 372,7 milioni mentre gli investimenti sono aumentati del 16,2%, a oltre 102 milioni.

Commentando i risultati raggiunti nel corso dell’anno, Roberto Colaninno, presidente e ad del Gruppo Piaggio, parla di "soddisfazione, considerando le problematiche della pandemia. L’obiettivo rimane quello di migliorare la produttività per mitigare la evidente complicata situazione delle forniture globali".