Nasce sotto la Rocca l'accademia italiana della maschera teatrale

San Miniato, allievi da tutto il mondo per la scuola del maestro Matteo Destro che ha aperto la sua bottega il città

La bottega di Destro

La bottega di Destro

San MIniato 22 marzo 2018 - Da sette anni vive sotto la Rocca. E da qui parte, più volte durante l’anno, per insegnare la tecnica di creare maschere teatrali e mettere in scena spettacoli in giro per il mondo, dall’Australia alla Slovacchia, Le Canarie. Ma qui, Matteo Destro, origini ferraresi, ha anche messo in piedi la prima scuola italiana della maschera: un’esperienza, oggi temporanea, che nei prossimi anni ha l’ambizione di diventare accademia con solide radici a San Miniato.

"Vorrei che in questa città, ormai la mia, studenti e artisti da tutto il mondo continuassero a venire per imparare progettazione e creazione di maschere, modellando argilla, gesso, cuoio, legno, neoprene con un’artigianalità dalle radici lontane e profonde nella storia del teatro", dice Destro che ha trasformato quello che è stato un antico bar del centro storico in una bottega d’artista frequentata quest’anno da 15 allievi arrivati da Francia, Canada, Belgio, Australia, Turchia in guerra e perfino Kirghizistan.

E quella che era la vetrina del caffè oggi mostra le fatiche straordinarie di questi allievi che catturano la curiosità di turisti e cittadini: presenza insolite capaci di raccontare storie ed mozioni. La città ha scoperto quest’anno, in realtà, chi è il maestro Destro che qui vive da anni con la famiglia. Il mondo lo sapeva già da tempo.

"Sto lavorando perché questa scuola di tre mesi diventi un vero istituto, capace di arricchire ancora questa città che sa parlare di teatro – spiega – Ho tanti progetti, anche un corso dedicato ai bambini che possa avvicinarli alla conoscenza di tecniche per far loro scoprire il mondo meraviglio dell’arte teatrale: dal mimo alla maschera, per arrivare alla fisicità e alla comprensione anche della scrittura teatrale".

Capolavori quelli che sfornano Destro e di suoi allievi, maschere che sono frutto di studio attento, ricerca, ore e ore di paziente modellatura, finitura di ogni particolare di un nuovo volto vero da applicare su quello naturale dell’attore.

Il corso è terminato con una sorta di flash mob teatrale, un’improvvisazione, con gli studenti in maschera nelle vie e nei negozi di San Miniato. Anche da questa iniziativa passa un pezzo del futuro della città, che tra poco sarà invasa dagli oltre 100 studenti della scuola europea d’attore, poi dagli artisti di strada, quindi dai grandi nomi del Dramma Popolare: affittano case, frequentano pub e ristoranti. L’indotto può essere un primo giro d’affari da centinaia di miglia di euro.