Volterra L’olio di Pasqua contro la mafia

Le essenze della Messa Crismale della Diocesi arrivano dai terreni confiscati anche alla mafia: "Frutto di una terra bagnata di sangue"

Volterra L’olio di Pasqua contro la mafia

Volterra L’olio di Pasqua contro la mafia

Gli olii della Messa Crismale di Pasqua nella Diocesi di Volterra quest’anno sono il frutto dei terreni confiscanti alla ‘ndrangheta e giunti anche dal "Giardino della Memoria" di Capaci, il luogo della strage in cui perse la vita Giovanni Falcone. Il Mercoledì Santo, durante la celebrazione della Messa Crismale, presieduta dal vescovo, monsignor Roberto Campiotti, con tutti i sacerdoti diocesani, sono stati benedetti gli olii (ossia l’olio degli infermi, dei catecumeni e crisma) che poi vengono portati e custoditi nelle rispettive parrocchie del territorio diocesano per amministrare i sacramenti. Anche quest’anno, come di consueto, questa celebrazione ha avuto un ulteriore valore aggiunto. Infatti, il bergamotto con il quale si preparano gli olii benedetti è stato donato dalla diocesi calabrese di Locri-Gerace e giunge dai terreni che sono stati confiscati alla ‘ndrangheta. Allo stesso modo, una parte dell’olio utilizzato, proviene dagli ulivi piantumati nel "Giardino della Memoria" di Capaci-Palermo.

L’olio viene prodotto dall’associazione "Quarto Savona 15" che cura l’uliveto nato nella zona di Capaci, il luogo dell’ attentato mafioso dove persero la vita il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo, anche lei magistrato, e gli uomini della polizia della sua scorta. L’ olio che ogni anno viene donato dai questori ai vescovi delle Diocesi di tutta Italia riveste un particolare significato in quanto è tratto dal frutto nato in un luogo che è stato testimone di una grande tragedia collettiva e per questo motivo assume un valore spirituale e sociale di grande importanza. "Il frutto nato dalla terra bagnata dal sangue di uomini che hanno dato la vita per la giustizia diviene simbolo di rinascita, un segnale di speranza per tutti gli uomini onesti e di buona volontà affinché il loro sacrificio non sia stato inutile - sottolinea, in una nota, la Diocesi di Volterra". Prima della Santa Messa, mercoledì, la dirigente del commissariato della polizia di Volterra, Eva Ghilli, ha consegnato al vescovo Roberto Campiotti l’ampolla contenente l’olio.