
Migliavacca
Gli occhi, ormai, sono puntati sulla Curia. E su quello che potrebbe accadere – o anche non accadere – oggi alle 12. Saranno convocati tutti i sacerdoti per dare una comunicazione del Papa? Se fosse così, vorrebbe dire, che sono vere le indiscrezioni sempre più insistenti che vogliono monsignor Andrea Migliavacca come nuovo vescovo di Arezzo. Al momento c’è solo una certezza: Arezzo saprà oggi a mezzogiorno chi sarà il nuovo vescovo. La convocazione è arrivata lunedì dallo stesso monsignor Fontana a tutti i parroci e a tutti i sacerdoti. A San Miniato – da quando abbiamo potuto apprendere – questa comunicazione ancora non c’è. Ma potrebbe essere fatta stamani stesso, per garantire il massimo riserbo ed evitare che due più due faccia quattro con qualche ora d’anticipo. L’ufficialità – questo vuole il protocollo della Chiesa – la si deve avere solo con la lettura della comunicazione di Papa Bergoglio.
Inutile dire che in città c’è grande apprensione e un po’ di preoccupazione: monsignor Migliavacca – al suo arrivo nel 2015 il vescovo più giovane d’Italia – è molto amato ed apprezzato, ha saputo subito catturare l’attenzione e la simpatia dei giovani, è un religioso molto preparato, di grande cultura e allo stesso tempo molto alla mano. Per farla semplice si è integrato subito a San Miniato e nel territorio diocesano, andando a conoscere le tanti particolarità di una Diocesi dal territorio ampio, che si snoda tra due province e riunisce attorno al suo vescovo realtà completamente diverse, dal Comprensorio del Cuoio alla Valdera, alta e bassa. Salutarlo – se davvero dovesse essere così – non sarà semplice. Per la comunità, ma anche per i preti. Nell’aretino il suo arrivo viene dato come elemento probabile ogni ora di più. A San Miniato c’è più scetticismo. Anche perché, proprio questa primavera, il nome di monsignor Migliavacca veniva dato in corsa per Firenze. Ma non subito, se fosse destinato al capoluogo toscano resterebbe ancora un po’ all’ombra della Rocca dove a dicembre celebrerà il 400 anni della Diocesi. Ma se monsignor Migliavacca davvero dovesse lasciare vacante la sede di San Miniato, c’è un altro elemento che desta preoccupazione.
Quali scenari si potrebbero aprire? Arriverà un nuovo vescovo o la Diocesi rischia di finire nella politica di accorpamenti varata dal Papa Francesco? Secondo alcuni quest’ultima ipotesi potrebbe essere tutt’altro che remota, e San Miniato si doverebbe a condividere il vescovo, magari, con la diocesi di Volterra. Se c’è anche questo rischio – almeno in linea teorica – si saprà oggi. Se a San Miniato non accaderà alcunché,vuol dire che monsignor Migliavacca resta. E che ogni eventuale nuovo scenario – più o meno ipotizzabile – è almeno rimandato a data da destinarsi.
Carlo Baroni