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Un’estate non perfetta : "Presenze in calo del 25%"

Il bilancio in chiaroscuro tracciato dal presidente di Confcommercio. Brizi: "Prenotazione al di sotto le aspettative. Peggio perfino del 2022".

Un’estate non perfetta : "Presenze in calo del 25%"

Il turismo in città ha vissuto un calo che arriva fino al 25% nell’estate appena finita. Una stagione segnata da luci e ombre, con dati in curva discente rispetto al 2022 sul fronte delle presenze. "Volterra resta una destinazione turistica conosciuta e apprezzata, ma rispetto all’anno scorso strutture ricettive e attività di ristorazione registrano un calo delle presenze tra il 20 e il 25%. Occorre rimboccarsi le maniche e lavorare per invertire questa tendenza".

È dunque un bilancio in chiaroscuro quello tracciato dal presidente di Confcommercio Volterra Sergio Brizi sull’andamento della stagione estiva nella città etrusca, nonostante una ripresa nel mese di settembre che ha visto arrivare in città molti turisti stranieri. Il presidente di Confcommercio accende un faro sulle strutture turistiche, perché non tutte hanno lavorato a pieno regime, e sulla tipologia di turismo, con un obiettivo chiaro: aumentare la permanenza dei visitatori in città fino a arrivare almeno a 3 giorni.

"A fronte di strutture e pubblici esercizi che vedono un buon numero di prenotazioni ce ne sono altri che hanno vissuto una stagione al di sotto delle aspettative. Complessivamente le presenze sono inferiori rispetto al 2022, la prima estate post pandemia senza misure restrittive, e la criticità maggiore è quella legata al cosiddetto turismo mordi e fuggi. Per questo la vera sfida sarà quella di cercare di trattenere per più giorni i turisti a Volterra, aumentando la permanenza media perlomeno a due-tre giorni, anche investendo quindi in nuove iniziative e nella promozione turistica del territorio. Da parte nostra cerchiamo di garantire standard di accoglienza sempre più elevati, all’insegna di qualità e nuovi servizi".

L’aspetto che adesso preoccupa maggiormente il presidente Brizi è l’arrivo della bassa stagione e i problemi che attanagliano le attività che afferiscono al turismo e alla ricettività, oberati di rincari. "Dal mese di novembre diminuiranno gli introiti per tutte le attività, e contestualmente aumenteranno i costi: oltre a dover fare i conti con le spese per l’affitto, le bollette e i consumi alcuni operatori alle prese con mutui da pagare potrebbero vivere ulteriori difficoltà a causa dell’aumento dei tassi di interesse e auspichiamo che banche e istituti di credito possano venire incontro alle esigenze delle nostre attività in questa fase così delicata".

I.P.