Una vita da social Consapevoli di internet grazie al bus della polizia

Studenti ricevuti dagli agenti per parlare dei pericoli nascosti nel web. Franconi ai ragazzi: "Se siete vittime di ricatti, chiedete subito aiuto".

Una vita da social  Consapevoli di internet  grazie al bus della polizia

Una vita da social Consapevoli di internet grazie al bus della polizia

di Luca Bongianni

Lo sguardo curioso e attento degli studenti e delle studentesse delle scuole pontederesi, di ogni ordine e grado, ha accolto ieri mattina il bus della Polizia di Stato che per tutta la mattina si è fermato sul piazzone di Pontedera. Si tratta di una delle tappe della decima edizione di "Una vita da social", la più vasta campagna di formazione itinerante della Polizia di Stato, dedicata all’uso consapevole e responsabile della rete Internet. Il truck del progetto "Una vita da Social", allestito con tecnologie di ultima generazione, è tornato in Toscana all’inizio di questa settimana, partendo da Pisa, per poi arrivare a Pontedera.

Oggi sarà ad Empoli. Agli studenti e alle studentesse sono state illustrate, oltre alle varie attività svolte quotidianamente dalla Polizia sul territorio, le buone pratiche sull’uso dei social. "Purtroppo può capitare a tutti di rimanere vittima di minacce o ricatti sui social, non esitate a chiedere aiuto agli uomini e le donne della Polizia – ha detto il sindaco Matteo Franconi ai ragazzi –. Ve lo dico per esperienza personale, grazie all’impegno e la professionalità della Polizia siamo riusciti a salvare una persona da questi problemi". Gli incontri hanno permesso in molti casi di far emergere situazioni di disagio personale, dolorose esperienze di cyberbullismo vissute dai ragazzi ed altre criticità connesse all’uso della rete, favorendo interventi di supporto che si sono rivelati di grande aiuto per gli studenti, sia in ambito familiare sia scolastico.

Gli operatori della Polizia postale hanno incontrato gli allievi delle scuole secondarie di primo grado ed i loro docenti, con i quali si è parlato di cyberbullismo, di adescamento online, di estorsione sessuale, nonché delle diverse fonti di rischio connesse all’uso delle piattaforme social e, più in generale, di Internet, anche con riferimento agli acquisiti e alle transazioni in rete, che sempre più spesso coinvolgono i giovani. Quest’anno, per la prima volta, nell’ambito del tema educativo "in Strada come in Rete", è prevista anche la partecipazione della Polizia stradale, al fine di sensibilizzare i ragazzi sui numerosi pericoli connessi alla circolazione stradale.