Una "missione segreta" finita in tragedia

Luglio 1944: nella notte un aereo americano, un A20-Havoc, cade sulla pista dell’aeroporto. L’incidente costa la vita a 5 persone.

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di Michele Quirici

I primi giorni del luglio del 1944 la situazione militare nella nostra zona si presenta complessa. Da gennaio, dopo i tremendi bombardamenti, la città si è svuotata e sono stati trasferiti anche gli uffici comunali, le poste, le scuole e l’ospedale. La Piaggio ormai è stata spostata al nord, nel Biellese e la grande fabbrica si porta via molti pontederesi che continuano a lavorare per l’azienda che di lì a poco inventerà la Vespa. Pontedera è spettrale e le strade sono solcate solo dalle truppe tedesche che controllano anche due infrastrutture importanti: ferrovia ed aeroporto.

La prima costituita dalla Firenze-Pisa-Livorno e dalla Pontedera-Lucca e la seconda da un sito aeronautico nato ai tempi dell’aeroscalo per i dirigibili e poi trasformato in pista annessa allo stabilimento Piaggio che produceva motori per aerei e bombardieri. Le incursioni avevano questi due principali obiettivi e in maggio e in giugno gli alleati investirono la città con una pioggia di bombe. Il bersaglio diventa il ponte della ferrovia che non ne vuole sapere di capitolare. Quest’ultima operazione venne condotta dagli aerei della Twelfth Air Force con particolare intensità nel mese di maggio: il 1 Maggio 1944, 19 B-26 del 319 th BG sganciarono 192bombe da demolizione da 500 libbre sul ponte ferroviario da 9500 piedi. Le bombe interrompono i binari ad est del ponte. Quasi contemporaneamente 9 B-26 del 320 th BG attaccarono il medesimo bersaglio dalla quota di 10200 piedi, sganciando altre 72 bombe da 500 libbre. Gli equipaggi credono "di aver probabilmente colpito il ponte".

15 maggio 1944. Ventuno B-26 del 320 th BG sganciarono 168 ordigni da 500 libbre sul ponte ferroviario e il giorno dopo 24 B-26 del 320 th BG sganciarono 192 bombe da 500 libbre sul martoriato ponte, da 8.500 piedi di quota. Queste informazioni sono state rintracciate grazie a Luca Merli e ad Agostino Alberti del gruppo Air Crash Po (il progetto ha l’obiettivo di raccogliere notizie sui raid aerei effettuati tra luglio ‘44 e aprile ‘45 nella Pianura Padana) che ci hanno segnalato questa storia. Intanto gli alleati avanzano e alla fine di giugno sono a Casale Marittimo e saranno a Volterra l’8 luglio. Ci vorranno ancora 10 giorni per giungere a Pontedera. Il 4 luglio, data fatidica per ogni americano, la città è sorvolata da un A20B Havoc a bordo del quale si trovano Robert P. Adams, Willam H. Graves, Robert J. Dunn, John J. Eden e un “osservatore civile” il dottor Browder J. Thompson. Quest’ultimo è un ingegnere nato a Roanoke, in Lousiana, il 14 agosto 1903 laureato all’Università di Washinghton nel 1925. L’anno successivo entra a far parte del laboratorio di ricerca della General electric per progettare “tubi a vuoto” o valvole termoioniche che verranno impiegate in apparecchiature elettroniche come ricevitori e trasmettitori radio. Nel 1931 entra alla Rca (Radiotron Company) a Harrison nel New Jersey. Co-direttore dei Laboratori Rca a Princetone, dal 1942 al 1943 ricopre un “incarico speciale” per il segretario della guerra. La missione che deve compiere quella notte è definita come di "vital importance to the war" (di vitale importanza per la guerra). L’ingegnere stava studiando l’impiego di un radar aria-terra ma non sappiamo in cosa consistevano le sue ricerche. L’aereo apparteneva al 97° bombardieri ed era partito alle 22 dal campo di aviazione di Ombrone, la sua missione ufficiale era “Night armed Recce”, una missione di ricognizione per ottenere informazioni con l’osservazione visiva o altri metodi di rilevazione. L’aereo cadde vicino alla pista pontederese senza lasciare superstiti.