Pasquinucci
I soldi stanziati dal gruppo guidato dai fratelli Colaninno non erano attesi e sono arrivati sotto l’albero di Natale sorprendendo tutti. Se poi sulla bilancia mettiamo anche l’entità della cifra erogata, possiamo dire che un gesto del genere, da parte del Gruppo, non ha precedenti. Un dono, da parte dell’azienda privata, che può essere letto anche come il rafforzamento di un legame con la sua città. Perché Piaggio da ormai un secolo vive in simbiosi con il suo territorio anche se negli ultimi due decenni è diventata una realtà mondiale con sedi, stabilimenti e “cervelli“ in ogni angolo del pianeta. Ma il cuore è rimasto, per fortuna a Pontedera. Perché nonostante le battaglie sindacali, anche feroci, Piaggio e Pontedera hanno attraversato e sofferto insieme gli eventi della storia. Primo tra tutti i bombardamenti durante la seconda guerra mondiale e poi l’alluvione del 1966 che inghiottì fabbriche e case. Ironia della sorte, proprio in quei drammatici giorni, che ormai sono ricordi in bianco e nero, a distanza di 57 anni, l’acqua è tornata fare paura e a seminare danni. Eventi diversi, certo, ma che devono lasciare un segno. Dopo il 1966 la politica progettò lo Scolmatore come contromisura. Oggi ci sono altre sfide da superare. Il privato, la Piaggio, ha fatto la sua parte per lenire le ferite. Ora sta di nuovo alla politica a trovare una soluzione per proteggere il territorio.