REDAZIONE PONTEDERA

Ucraini in fuga in salvo dai parenti Mobilitazione in tutto il Cuoio

La sindaca Giulia Deidda ringrazia tutti coloro che stanno aiutando le famiglie scappate dalla guerra

SANTA CROCE

La sindaca li ha voluti in Comune. Sono in tutto venti persone, sono donne con bambini piccoli. Vengono dall’Ucraina e sono arrivate qui attraverso i loro parenti che vivono a Santa Croce. La foto pubblicata sul profilo della sindaca con alcuni di loro e con una breve riflesione è carica di significati e ha fatto il pieno di like. "La comunità ucraina santacrocese ci aiuta ad accogliere questi nuclei familiari che scappano dalla guerra – scrive Giulia Deidda –. Saperli in salvo è un sollievo, sapere che in tante e in tanti stanno ancora cercando una via di fuga, un riparo dalla guerra è doloroso. Sono giorni in cui iniziamo a organizzare alcune cose: le case, la prima accoglienza e l’accoglienza a medio e lungo termine; le prime parole in italiano, gli inserimenti scolastici".

"Incontro gli sguardi di queste persone e vorrei dire loro molte cose, ma taccio e cerco di ascoltare. È difficile ascoltare i silenzi di chi ha vissuto dentro a una guerra – aggiunge Deidda . Da qui possiamo fare qualcosa: costruire spazi e tempi di pace, educare alla pace, continuare a chiederla, la pace. Per il popolo ucraino che si è visto arrivare i carri armati russi a distruggere intere città; per il popolo russo che non voleva questa guerra; per il popolo italiano e per quello europeo, che vuole continuare a vivere la libertà e la democrazia. Santa Croce non ha paura di aprire le sue porte, non si chiude dietro ai pregiudizi". da qui il grazie a chi già accoglie. la mobilitazione è in tutto il "Cuoio".

C. B.