"Suolo pubblico da rivedere Norme eque per tutti"

Anche Confcommercio propone di cambiare il regolamento comunale "Chiediamo la proroga della zona rossa per bloccare nuove aperture di attività"

VOLTERRA

Nessuna nuova apertura di attività di somministrazione fino al 2026. C’è questo tra le richieste che Confcommercio rivolge all’amministrazione di Volterra. "Abbiamo chiesto al Comune – spiegano dall’associazione di categoria – di prorogare la zona rossa per altri tre anni anche dopo la fine del 2023, e sul suolo pubblico ribadiamo la necessità di un provvedimento che preveda regole uguali per tutti, senza alcun distinguo per l’una o l’altra attività". È chiara la posizione del presidente di Confcommercio Volterra Sergio Brizi, che richiede al sindaco Giacomo Santi il prolungamento fino al 2026 delle disposizioni attualmente in vigore. "Lo avevamo già chiesto l’anno scorso – continua Brizi – e la situazione da allora non è cambiata: gli imprenditori chiedono di confermare il blocco dell’apertura di nuove attività di somministrazione di alimenti e bevande nell’area del centro storico, mentre non abbiamo nulla in contrario a valutare un alleggerimento nelle aree più periferiche, come San Lino o al Gioco Nuovo o comunque in quelle zone con minore densità di locali e attività di ristorazione".

La seconda richiesta riguarda regolamenti più chiari, trasparenti e soprattutto più equi e uguali per tutti. "Sul suolo pubblico – prosegue – riteniamo necessario un regolamento che preveda norme eque per tutti i pubblici esercizi. Non vorremmo davvero più vedere provvedimenti zoppi come la delibera di giunta del 2022 che concedeva nuovo suolo pubblico soltanto a quelle attività che nel precedente regolamento potevano usufruire esclusivamente dei tavoli di cortesia. Siamo disponibilissimi a sederci al tavolo e concertare un nuovo regolamento, a patto che non costituisca un vantaggio per pochi locali e a danno invece della maggior parte degli imprenditori".

Il commento di Confcommercio arriva il giorno successivo alle parole di Confesercenti sulla necessità di optare per permessi annuali invece che stagionali, andando incontro alle richieste degli imprenditori ma anche di una città pronta ad accogliere turisti anche fuori dai mesi estivi. Sull’esigenza di dover metter mano al regolamento, invece, sono tutti d’accordo. "Il regolamento – afferma il responsabile territoriale di Confcommercio Provincia di Pisa Luca Favilli – è stato introdotto proprio con l’obiettivo di salvaguardare la qualità degli esercizi ed evitare un proliferare incontrollato di locali. Gli sforzi e gli investimenti compiuti in questi anni per lo sviluppo del territorio e delle presenze turistiche sono andati in questa direzione e sarebbe un errore stravolgere questo contesto".