Sul palco per dire no alla violenza di genere

Sabato prossimo al Teatro di Bo’ uno spettacolo per la sensibilizzazione in collaborazione con il centro aiuto Donna Lilith

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Le luci si abbassano, si apre il sipario e i riflettori accendono l’attenzione sul no alla violenza di genere. Teatro di Bo’ e Centro Aiuto Donna Lilith tornano insieme per due nuove date all’insegna dello spettacolo e della sensibilizzazione. Due gli appuntamenti in agenda con la produzione del Teatro di Bo’ "Io Filume’": si parte sabato 21 a Santa Maria a Monte, al teatro comunale alle 21 per proseguire il giorno successivo, domenica 22 a Empoli, nella Sala delle rose del Circolo Arci di Pozzale sempre alle 21. Scegliendo di andare a vedere lo spettacolo in queste due date si potrà contribuire ai progetti del Centro Aiuto Donna Lilith: parte del ricavato della vendita dei biglietti sarà devoluta al centro antiviolenza delle Pubbliche Assistenze di Empoli, attivo dal 2002.

Si tratta della seconda collaborazione del Teatro di Bo’ con il Centro Aiuto Donna Lilith, dopo le prime date di aprile 2022 di "Non c’è nessuno", spettacolo che lega le due realtà insieme e con il quale la compagnia teatrale sostiene il centro antiviolenza. Dopo la standing ovation del debutto a Santa Maria a Monte, adesso il Teatro di Bo’ sta portando "Non c’è nessuno" in tournée per i teatri d’Italia, tra cui si contano già tre date di successo nella capitale. Da nord a sud in compagnia degli attori, tra i costumi di scena e i copioni, anche il Centro Lilith, grazie alla solidarietà che si rinnova tappa dopo tappa. Le nuove date mostrano al pubblico il viaggio nell’universo femminile, intrapreso dal direttore artistico e drammaturgo Franco Di Corcia Jr, iniziato proprio con "Io Filume’".

A salire sul palco è la storia di Franco, nato ‘con la sindrome della valigia’. Franco cerca di ricostruire, per tutto il racconto, la storia della sua famiglia per giungere all’accettazione di se stesso come uomo e come artista. Fin da piccolo, nato all’estero in Svizzera da genitori meridionali e spedito ‘dentro a una valigia’ dai propri nonni a Salerno, si è sentito una Filume’: non amata, non accettata, con il nascosto desiderio di "m’hann’a cunoscere, m’hann’a vule’ bbene!". La storia di Franco è costellata di tante figure femminili presenti nella sua famiglia: tante "Filume’" di eduardiana memoria. Ed ecco che la storia di Franco si intreccia con quella di Filumena Marturano, personaggio di Eduardo De Filippo. "Io Filume’" è un omaggio al mito dell’eroina eduardiana che rivive in una veste contemporanea. Prenotazioni: 351-5944009, [email protected].