Su il sipario a Terricciola, il teatro ora è realtà

Il piccolo palcoscenico torna ad accogliere nuovi spettacoli. Il sindaco Bini: "Un progetto di crescita culturale per tutto il territorio"

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Ha la leggerezza di Peter Pan e la forza d’animo di Filumena Marturano il progetto culturale presentato ieri mattina a Terricciola. Da oggi il piccolo teatro intitolato al commediografo risorgimentale Tommaso Gherardi Del Testa ospiterà una serie di spettacoli grazie alla collaborazione tra il Comune e il Teatro di Bo’ guidato dal regista e direttore artistico Franco Di Corcia jr. "Il nostro teatro – racconta il sindaco Mirko Bini – era un vecchio cinematografo con un piccolo palco rialzato. Qualche anno fa con un investimento di 100 mila euro lo abbiamo ristrutturato affinché rimanesse un luogo centrale per la comunità. È sempre stato a disposizione di scuole e associazioni e continuerà ad esserlo, ma da oggi in poi vogliamo aprire la porta a un progetto che è in primis un percorso di crescita culturale. Vorrei che la promozione di Terricciola e del territorio potesse passare anche dalla cultura oltre che dalle nostre feste tradizionali, dal vino e dal buon cibo".

Una piccola sala di 70 spettatori, mai davvero utilizzata come teatro. "Non daremo in gestione il teatro alla compagnia i Pensieri di Bo’ – continua – ma vogliamo che grazie al loro progetto possa nascere da quel palco un’idea di cultura che coinvolga tutta la comunità, che esca fuori e che renda tutta Terricciola un piccolo grande palcoscenico". Una scelta nata anche dai cambiamenti che la pandemia ha generato nel modo di socializzare e dalla necessità di costruire un progetto culturale in cui coinvolgere i bambini e i ragazzi delle scuole, ma anche gli adulti, con spettacoli e laboratori. "Quando in una piccola realtà come Terricciola – ha detto il direttore artistico Franco Di Corcia Jr – si capisce che il teatro non è solo un luogo fisico ma un intreccio di storie, allora è possibile avviare un processo di costruzione della comunità, basato proprio sul racconto. Il vero teatro qui è il paese, tutto".

Il sipario si apre il 4 novembre con lo spettacolo Ci vuole un fiore, una produzione del teatro dell’Assedio e della compagnia Circo Ribolle. "Gli spettacoli che andranno in scena – ha spiegato Di Corcia – saranno delle produzioni del teatro di Bo’, dell’Assedio e del Circo Ribolle. Una preziosa collaborazione con Michelangelo Ricci che dopo Santa Maria a Monte si rinnova anche a Terricciola. Crediamo nella magia e nella forza della fantasia ed è per questo che abbiamo affidato la presentazione di ciò che siamo a Peter Pan che nei fine settimana da settembre a dicembre sarà in giro per le strade del paese a raccontare storie. Mentre il 7 e l’8 ottobre abbiamo in programma due open day. L’obiettivo è ripopolare il teatro di racconti, di storie, immagini e voci che riguardano anche le radici di Terricciola". Sarah Esposito