REDAZIONE PONTEDERA

Stop alla produzione . Continuerà solo in India. E il suo mito non si ferma

Prodotto l’ultimo modello (“apino“ 50 rosso) tra l’emozione degli operai. Il tre ruote non era più aggiornabile secondo le recenti normative.

Una foto di gruppo: i lavoratori e l’Ape. Insieme, abbracciati, sorridenti e perché no, con tanta emozione. Perché quell’Ape rossa con cilindrata 50 cc è l’ultima di una storia lunga anni, precisamente 76. E’ stata l’ultima assemblata nello stabilimento pontederese che ha visto sfornare oltre 2 milioni di modelli. Ma la sua storia non finisce qui, perché se è vero che Pontedera perde la sua produzione, l’Ape continuerà ad essere fabbricata in India dove resta un veicolo fondamentale per i mercati di molti Paesi in via di sviluppo.

La linea di montaggio di fatto di ferma e con molta probabilità sarà smontata per fare spazio ad altre produzioni, come nel caso del nuovo Porter che ha di fatto preso il posto dell’amato tre ruote dopo anni di crescente successo. Un cambio di testimone segnato dal cambiamento del settore dei veicoli commerciali leggeri. Non solo, l’Ape non era più aggiornabile secondo le ultime normatiche che chiedono motori sempre più green e sistemi di sicurezza sempre di ultima generazione. In pratica, nel piccolo vano motore, non era più pensabile di inserire abs, sistemi di anti collisione, air-bag e altri dispositivi di assistenza alla guida che i normali veicoli ormai devono avere. Questo non permetterà alla Piaggio di esportare in Italia l’Ape prodotti in India perché non sarebbero in linea con questi parametri. Ecco allora che il mitico tre ruote sarà prodotto ancora ma solo per i specifici mercati e dove può essere ancora un sostegno alla mobilità leggera ed a basso costo. Non è escluso che Piaggio possa un domani pensare di resuscitare l’Ape in chiave moderna, ma al momento sono solo voci di corridoio.

Intanto, sul piazzale di Pontedera restano le ultime scorte di questi “gioiellini“ della meccanica. Tra questi anche l’ultima Ape rossa che ieri l’altro ha chiuso un’epoca. Mentre per gli operai che erano impiegati nella sua costruzione, ci sarà un nuovo posto nella linea del Porter, l’erede di un mito.