Silvio d’Amico è stata una figuara strategica e fondamentale per il teatro italiano, e anche per il Dramma Popolare di San Miniato, i suoi primi successi, i grandi attori che ne hanno calcato le scene, quella dimensione nazionale e di alto profilo che oggi fa del Teatro del Cielo il fiore all’occhiello della città e progetto strategico nel settore cultura della Fondazione Crsm. Silvio d’Amico, studioso e critico teatrale, fondò non soltanto l’Accademia d’Arte Drammatica che oggi porta il suo nome, ma anche un’idea di teatro: superando il modello teatrale incentrato esclusivamente sull’arte del grande attore, introdusse l’interpretazione moderna, basata sull’armonica relazione di tutti gli elementi che contribuiscono a formare uno spettacolo. Da qui il concetto di “regia”, che l’Accademia ebbe il merito di importare nel panorama teatrale italiano.
Tra gli attori che si sono formati all’Accademia ci sono grandi nome e, per citarne alcuni, ricordiamo Anna Magnani, Vittorio Gassman, Nino Manfredi, Tino Buazzelli, Paolo Panelli, Bice Valori, Rossella Falk, Gianrico Tedeschi, Glauco Mauri, Monica Vitti, Roberto Herlitzka, Remo Girone e tanti altri. Alcuni di questi passanti anche dalla scena sacra di piazza Duomo per le Feste del Teatro. Alla figura di D’Amico la Fondazione Idp, guidata da Marzio Gabbanini, dedica un’iniziativa di approfondimento con la presentazione del volume "Silvio D’Amico, una biografia" di Gianfranco Pedullà. L’appuntamento è per venerdì alle 18 nell’antica bliblioteca del seminario vescovile. Modererà la presentazione Masolino D’Amico, critico teatrale e direttore artistico del Dramma (nella foto). Interverrà, oltre l’autore, Alessandro Tinterri, direttore della collana Morlacchi Spettacolo.