"Risparmi milionari ai danni dell’ambiente"

PONTEDERA Solo nell’area di stoccaggio della ditta Lerose di Pontedera , sono stati rivenuti innumerevoli cumuli di rifiuti di aggregato riciclato...

"Risparmi milionari ai danni dell’ambiente"

"Risparmi milionari ai danni dell’ambiente"

Solo nell’area di stoccaggio della ditta Lerose di Pontedera , sono stati rivenuti innumerevoli cumuli di rifiuti di aggregato riciclato miscelato con Keu: una discarica abusiva, secondo la procura, con una consistenza di oltre 100 mila tonnellate. Del resto un ruolo strategico in tutta questa vicenda – secondo la ricostruzione della procura antimafia che ha chiesto il processo a vario titolo per 24 persone e 6 società – ce l’ha la ditta Lerose con l’attività organizzata per il traffico illecito di rifiuti. Francesco Lerose, amministratore unico della società, peraltro, è ritenuto dagli inquirenti imprenditore vicino alla Cosca Grandi Aracri. Anche in ragione di questo, per l’accusa, avrebbe ottenuto occasioni di lavoro e opportunità anche in collaborazione con imprese riconducibili a cosche alleate. Un vaso di pandora, l’inchiesta Keu, scoperchiato a con un’indagine capillare, tra intercettazioni, perquisizioni, analisi dei documenti, accertamenti fiscali e anche dichiarazioni dei collaboratori di giustizia sulla figura di Francesco Lerose e sulla cosca Grande Aracri.

Un rosario di reati quelli che, a vario titolo, vengono contestati nell’inchiesta agli indagati: associazione per delinquere finalizzata alle attività organizzate di traffico illecito di rifiuti e inquinamento ambientale, corruzione in materia elettorale e di indebita erogazione di fondi pubblici danni della pubblica amministrazione, falso e impedimento del controllo da parte degli organi amministrativi e giudiziari. Il tutto per il keu e il sistema che vi ruotava intorno. Un sistema nel quale c’era la consapevolezza, per gli inquirenti, che quell’utilizzo del keu non era consentito. Ma sul tavolo c’erano ingenti risparmi che la procura ha ricostruito vagliando la differenza dei costi che avrebbe sostenuto Aquarno se avesse inviato il rifiuto ad un corretto smaltimento. Milioni. Invece andava alla ditta Lerose e nascevano le terre avvelenate cedute anche a prezzo vile.

Carlo Baroni