Revet potenzia il riciclo dei metalli

Apre impianto che tritura l’acciaio. «Economia sempre più circolare»

Il taglio del nastro (foto Lotti/ Fotocronache Germogli)

Il taglio del nastro (foto Lotti/ Fotocronache Germogli)

Pontedera, 10 maggio 2019 - L’economia dell’acciaio chiude il cerchio. Merito del nuovo macchinario attivato alla Revet che ieri pomeriggio è stato ufficialmente inaugurato alla presenza dell’assessora regionale Federica Fratini e di una delegazione del Concorzio nazionale per il riciclo dell’acciaio Ricrea.

E’ una novità nazionale visto che il nuovo impianto che sorge su un’area tutta nuova di 3600 metri quadrati, non ha uguali nella nostra penisola. E’ costato circa 4 milioni di euro alla Revet e garantirà la trasformazione dell’acciaio arrivato dalla raccolta differenziata toscana. In pratica il multimateriale viene selezionato, triturato e trasformato in “briccheti”, una specie di ghiaia ferrosa pronta a essere spedita ai forni per diventare nuovo materia da riutilizzare. Con questa novità, la Revet aggiunge quindi un passaggio in più alla lavorazione dei metalli che priva veniva solo selezionata e poi smistata ad altre aziende che li riducevano in bricchetti.

«Siamo orgogliosi di aggiungere un altro tassello all’economia circolare toscana – ha spiegato il presidente di revet livio giannotti – abbiamo l’ambizione di trasformare la nostra azienda nell’hub toscano del riciclo e l’impianto che abbiamo inaugurato oggi è solo il primo di una serie di investimenti che abbiamo programmato nei prossimi anni per consolidare le nostre filiere toscane del riciclo».

L’impianto una volta a regime tratterà 10mila tonnellate all’anno di imballaggi d’acciaio frutto in buona parte dagli impianti di selezione del multimateriale leggero e pesante (circa 7mial tonnellate) e il resto da impianti che trattano i rifiuti indifferenziati.

«Questo nuovo impianto - ha detto l’assessore regionale - conferma e rafforza il ruolo strategico di Revet nelle politiche pubbliche della Toscana per sostenere un sempre maggiore sviluppo dell’economia circolare nel nostro territorio. Ormai siamo proiettati verso questo tipo di economia come anche l’Europa vuole».

Una direzione obbligatoria per ridurre l’impatto ambientale e lo spreco di energie in tanti campi della lavorazione. «Anche in Regione il modello di economia circolare è diventato un mantra», conclide l’assessora.

«Siamo molto contenti di essere coinvolti in questo progetto – spiega domenico rinaldini, presidente consorzio ricrea – in una regione dove negli ultimi cinque anni abbiamo raggiunto importanti risultati, sviluppando convenzioni con tutti i comuni e raddoppiando di gran lunga la quantità di imballaggi in acciaio raccolta, passata da 6.328 ton. del 2014 a 14.500 ton. nel 2018. questo grazie all’impegno di tutti i protagonisti della filiera: comuni, convenzionati e operatori. ci auguriamo che il progetto definito con revet porti i risultati attesi e costituire un punto di partenza per nuove iniziative da avviare in altre regioni».